La Musica nel Muto – parte seconda

La Musica nel Muto – parte seconda: L’acrobata dalla faccia di pietra

Chi era Buster Keaton? E’ un nome sicuramente noto, riconosciuto genericamente come uno dei più grandi personaggi del cinema muto. Proprio in questo anno 2016 ricorre il 50mo della sua scomparsa (deceduto il primo febbraio 1966), all’età di settant’anni. Joseph Frank Keaton, è stato attore, sceneggiatore e regista di decine di cortometraggi e film, collocato dall’American Film Institute al 21esimo posto in una classifica delle più grandi star maschili della storia del cinema; nel 2002 il critico Roger Ebert lo ha definito il più grande attore-regista di sempre.

foto buster keaton tristeUna comicità mimica, fisica e spesso acrobatica quella di Keaton, ma soprattutto a connotare questa figura indiscussa della cinematografia è stata la sua espressione calma e imperturbabile, con un fondo di tristezza, contornata da un quotidiano senso di straniamento. Il successo di Buster Keaton negli anni ’20 è stato enorme; paragonato da sempre a Charlie Chaplin, possiamo dire che la sua poetica ha dato spazio ad una dimensione in cui il cinema è in continuo movimento, un flusso continuo dinamico, in cui Keaton crea uno speciale rapporto tra il tempo e lo spazio, per garantire un ritmo spazio-temporale speciale ai suoi lavori: ampiezza del campo ripreso (quasi sempre il totale dell’interno o campi lunghissimi esterni) e la piena focalizzazione dell’elemento scelto in primo piano. Non ci sono oggetti sfondo nelle sue riprese: Keaton è alla ricerca continua di perfezione logica e rappresentativa della scena da mostrare.
Non dimentica naturalmente la tradizione dei Vaudeville da cui proviene e non dimentica neppure le acrobazie che gli regalano anche il nome di Buster; proprio un illusionista, Harry Houdini, infatti, amico dei genitori di Keaton, all’esito di una rovinosa caduta del piccolo Keaton all’età di 18 mesi, esclamò infatti: “That was a real buster!”. Una frase che, secondo lo “slang” di quel tempo, significava: «questo è stato un gran capitombolo». I genitori iniziarono a chiamarlo con quel soprannome e da allora un nome, prima non diffuso negli Stati Uniti, divenne improvvisamente famoso. D’altro canto chi non riconosce in Keaton un incredibile stuntman ancora oggi ricordando le sue peripezie in scena…
Oggi le sonorizzazioni dei film di Buster Keaton sono davvero molteplici; in molte situazioni abbiamo improvvisazioni in assoli o in gruppo, in alcuni casi invece troviamo un’attività di ricerca e composizione strutturata come l’importante lavoro portato avanti da Robert Israel, ad esempio. Naturalmente non si può non tener conto però – per una visione estetica complessiva – del lavoro musicale portato avanti anche da diversi compositori su film-documentari imperniati proprio sulla figura di Buster Keaton, come ad esempio The Great Stone Face (1968) con la musica di T.J.Valentino oppure ancora Buster Keaton Rides Again (1965) musica di Malca Gillson o anche le musiche di Albert Hague. Ciascuno di loro ha lavorato con accuratezza sulla elaborazione – rielaborazione musicale, al fine di valorizzare e rendere il giusto merito all’arte keatoniana. D’altro canto, come diceva Buster “Realizzare film comici è un lavoro serio” e – mi permetto di dire – lo è anche scrivere le musiche per un film comico!

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