La voce e il cuore di CinematiCA: intervista esclusiva al suo conduttore Gianmarco Diana

La voce e il cuore di CinematiCA: intervista esclusiva al suo conduttore Gianmarco Diana

Gianmarco Diana, cagliaritano, classe 1973, laureato in Giurisprudenza. Musicista, autore e compositore con SIKITIKIS, DANCEFLOOR STOMPERS e altri progetti legati alla musica da colonna sonora e alle sonorizzazioni live (SKTKS - Brain dept.). Collaboratore del portale "Colonne Sonore" e del Festival “Creuza de Mà | Musica per cinema”, ideatore e conduttore del format web radio "CinematiCA - Suoni da e per il Cinema", ha scritto per “L’Unione Sarda” e per diverse pubblicazioni nell’ambito della saggistica musicale, oltre che le note di copertina di alcune recenti ristampe di colonne sonore.

Modernista convinto e selecter poliedrico, ha prestato la propria partecipazione a diversi progetti musicali e culturali nell’ambito delle principali manifestazioni del settore, attraverso concerti, DJ set, interventi critici, articoli giornalistici, reading e gestione di eventi.
In procinto di uscire con l’album d’esordio dei DANCEFLOOR STOMPERS, il suo progetto musicale dedicato alle colonne sonore, la library music e la musica strumentale cinematica.

Colonne Sonore: Perchè hai deciso di cimentarti in un programma radiofonico dedicato alla musica per film?

Gianmarco Diana: E’ dal 1993, da quando avevo una ventina d’anni, che mi sono appassionato al cinema, quello italiano in particolare, soprattutto quello di serie B (anche se non disdegnavo i film d’autore). Ricordo lunghe maratone notturne con 3 o 4 film al giorno… spesso anche prodotti mediocri, ma tutti accompagnati, o meglio sostenuti, da una musica incredibile. Ho cominciato dunque a catalogare questi film e le relative colonne sonore, dando il via ad una ricerca spasmodica che dura tutt’ora, tesa a ricostruire al meglio possibile una mappa dei compositori, direttori d’orchestra, arrangiatori, musicisti, turnisti, tecnici del suono, produttori, etc. etc. che ruotavano intorno a questo mondo.
Ho cominciato ad acquistare colonne sonore, in tutti i formati, ad ascoltarle con attenzione, a guardare i film con un occhio (un orecchio?) diverso, a suonare quella musica: in qualche modo la musica per il cinema è diventata la grande passione della mia vita.
Il programma in radio è stata una diretta derivazione di questo discorso: ho ideato “CinematiCA” nel 1999: la prima edizione andò solo in FM su una piccola radio cagliaritana e la conducevo insieme al mio amico Diablo, col quale condivido l’esperienza nei Sikitikis. Abbiamo fatto un centinaio di puntate fino al 2001, poi chiuso. Ho ripreso tutto in mano, da solo, nel 2013 e da allora vado in onda regolarmente anche in streaming, su Radio X, la Cagliari Social Radio dell’amico Sergio Benoni.

CS: La scelta del titolo del programma da dove nasce?

GD: Sostanzialmente “CinematiCA - Suoni da e per il Cinema” vorrebbe comprendere sia tutta quella musica creata PER il cinema - le colonne sonore, commissionate ad un compositore - che anche quella musica ispirata DA il cinema, o comunque dalle immagini, che dunque si lega alla televisione, alla pubblicità, alle sonorizzazioni - la c.d. library music, composta per le immagini, ma prima di vederle.
Inoltre, attraverso l’ascolto di tanta musica e di alcune letture e ricerche nel corso degli anni, ho sviluppato un pensiero preciso relativo alla musica per il cinema moderno, che passa attraverso percorsi discografici eterogenei, collegamenti tra musicisti, etichette, studi di registrazione, produttori, turni, etc. etc. Cerco di riportare tutto questo all’interno del programma.
Infine, la scelta di scrivere in maiuscolo l’ultima sillaba è solo un piccolo vezzo e rimanda a Cagliari, la mia città.

CS: Sei giunto alla quinta stagione di CinematiCA. Quali sono i tuoi risultati in termini di ascolto e gratificazioni personali?

GD: Gratificazioni personali tante, per fortuna. La radio è un mezzo ancora potente, nel senso che mi emoziona e mi piace farla, ma oggi parliamo soprattutto della possibilità  - che ti danno il web e l’archivio dei PODCAST - di sviluppare a puntate un discorso affidato alle parole ed alla musica, che - come le parole scritte - rimane a disposizione, può essere fruito anche dopo la diretta (che faccio ogni mercoledì sera).
Inoltre, la trasmissione mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con una serie di persone splendide che ruotano intorno a questo mondo, da appassionati o da addetti ai lavori: dai collezionisti ai discografici, dagli esperti ad alcuni dei diretti protagonisti della stagione d’oro di questa musica in Italia. Vorrei ricordare ad esempio le collaborazioni con Gianluca Tosi per il libro “Mr. Mah Nà Mah Nà - Piero Umiliani e la sua musica” - che ha portato anche ad una serie di belle serate organizzate in giro per l’Italia - e Paolo Spagnuolo per la monografia “Napoli violenta”; quella con Pierpaolo De Sanctis di Four Flies Records e Riccardo Orlandi di Tannen Records, per cui ho scritto diverse liner notes. Anche la mia collaborazione sempre più stretta con il regista Gianfranco Cabiddu ed il Festival “Creuza de Mà- Musica per Cinema” è figlia del programma.
La lista di nomi sarebbe davvero lunga, ma in generale posso dire che “CinematiCA” è stato (e spero continui ad essere) un collettore formidabile per gli appassionati seri di colonne sonore, ed essendo questo uno dei miei obbiettivi, mi ritengo già fortunato… augurandomi ovviamente di crescere.

CS: Come decidi il taglio da dare ad ogni puntata?

GD: La tracklist non ha quasi regole, se non il numero di tracce (12 o 13 in media) e la durata complessiva di un’ora, che regolarmente sforo in diretta. La puntata tipica di “CinematicA” è come un viaggio nel tempo nel mondo delle colonne sonore e delle library, di solito in ordine cronologico: scorro le mie librerie, scelgo i contenuti e costruisco i percorsi sulla base di diverse suggestioni (cosa ho ascoltato, che film ho visto, compleanni e dipartite illustri, etc.); spesso la scaletta si crea anche attraverso agganci tematici, qualche volta dedico delle puntate monografiche a compositori, registi, attori, musicisti, Natale, etc.

CS: Raccontaci come nasce la tua passione per le colonne sonore e quali sono i tuoi autori preferiti e il genere che più ti attrae nell'Ottava Arte?

GD: Come detto - e come giustamente ribadiscono giganti come Ennio Morricone, Franco Piersanti, John Williams o Quentin Tarantino - bisogna guardare tanti film per poter capire come comporre musica da applicare alle immagini. Ma anche per poterla apprezzare da ascoltatore, aggiungo.
La mia passione nasce quindi dalla visione di tanti film: certo, alcuni hanno avuto un effetto molto potente e, ciascuno a suo modo, mi hanno portato ad approfondire in maniera naturale sia le filmografie che le relative colonne sonore. Sono stati i film di Leone, Fellini, Risi, Petri, Fulci, Monicelli, Scola, Sordi, Argento, Pasolini, Lenzi, Castellari, Massi, Bava, Sollima, Vivarelli, Lupo, Vicario, Scattini, Ercoli, etc. etc. etc. a farmi scoprire Morricone, Rota, Trovajoli, Piccioni, Umiliani, Ortolani, Ferrio, Bacalov, Gori, Cipriani, Micalizzi, i De Angelis, i Goblin, etc. etc. etc. etc.; le serie tv e i cartoni animati giapponesi che guardavo da piccolo avevano musiche eccezionali che successivamente ho cominciato a ricercare e collezionare.
Ho una predilezione per la cosiddetta Golden Age of Soundtracks, il periodo che va dagli anni ’50 ai primi anni ’80: grandi orchestre, arrangiamenti coloriti e musicisti incredibili! Per fortuna il mercato delle ristampe sta riservando ancora delle belle sorprese, soprattutto dagli archivi italiani. Detto ciò, ascolto tanta musica e molto diversa: tanta black music (jazz, soul, rhythm’n’blues, funk, hip hop), baroque pop, musica classica, rock e avantgarde. Il mio musicista definitivo è sicuramente John Zorn.

CS: Come proseguirà CinematiCA negli anni? Hai intenzione di cambiarne qualche aspetto tematico?

GD: Sostanzialmente proseguirà con questa formula da “rotocalco” settimanale che analizza la grande musica per il cinema del passato e del presente, ma vorrei aumentare gli spazi di interazione con il pubblico e gli addetti ai lavori; da una parte, già da questa stagione, farò più puntate LISTENER’S CHOICE, con ospiti in studio che porteranno la loro tracklist “Cinematica”; dall’altra, stavo pensando ad alcune rubriche da inserire periodicamente in palinsesto, dedicate all’approfondimento in studio di alcune branche o stili precisi della composizione per il cinema, in particolare per quanto riguarda le connessioni con i compositori di musica classica. Un altro step che mi interessa è portare il programma fuori dallo studio della radio, attraverso dj set ed altri eventi dedicati alla Storia della musica per il cinema moderno, che sto organizzando in Sardegna.

CS: Narraci un aneddoto simpatico che ti è capitato in diretta durante una delle tue puntate.

GD: La diretta è stata la grande novità dalla scorsa stagione, mentre inizialmente registravo la mattina “en solitaire”; più che un aneddoto simpatico ti racconto di quando, qualche settimana fa, mentre ero in diretta ho appreso la notizia della morte di Luis Bacalov: è stato stranissimo, un moto di tristezza “vera” mi ha invaso, come se fosse mancato un parente, è ho chiuso la puntata con toni decisamente smussati. Una delle dirette più belle è stata la puntata con l’intervista al Maestro Franco Micalizzi, simpaticissimo e disponibile a rispondere ad un sacco di curiosità!

LINK: www.facebook.com/cinematiCAradio
PODCAST: www.radiox.it/cinematica
CONTATTI cinematica@radiox.it

Stampa