Ricordo di Antonio Casetta, un artista-sognatore

foto antonio casetta 2

Ricordo di Antonio Casetta, un artista-sognatore

Il 6 ottobre di 30 anni fa moriva a Merate, in provincia di Lecco, Antonio Casetta, grandissimo imprenditore e discografico italiano. Era nato a Milano il 15 novembre 1928. Con le sue creature Bluebell Records (1959-70), Belldisc Italiana (1967-70) e Produttori Associati (1970-77), nonché con gli Stone Castle Studios del Castello di Carimate (1977-87) – Toni Casetta ha segnato la storia dell’industria musicale italiana, nella quale - come non sempre succede - la passione, il rispetto e un grande spirito di iniziativa hanno trovato in lui un perfetto interprete, il migliore di tutti.

E gli artisti interpreti di Casetta nei vent'anni di attività delle sue etichette sono stati veramente numerosi e di notevole levatura e memorabilità, da Federico Monti Arduini a Fabrizio De André, da Piero Ciampi agli Alunni del Sole, da Carmen Villani a Santo & Johnny, da Enzo Avitabile a Eugenio Finardi, senza dimenticare I Corvi, I New Dada, l'Orchestra Spettacolo Casadei, Pino Donaggio, Donatella Rettore e tantissimi altri. Cultore e amante anche del jazz, Casetta pubblicò con la Produttori Associati la celebre serie dei meets. E chi non ricorda poi “Marina” di Rocco Granata, simbolo degli esordi discografici di Casetta e di un’epoca d’oro della musica italiana o “Feelings” di Morris Albert, brano simbolo degli anni Settanta?
Uomo di estrema eleganza, curiosità, magnanimità e cultura, la sua eredità imprenditoriale sopravvive oggi con il brand Produttori Associati - riattivato nel 2015 dal figlio Simone Casetta e di proprietà della sua società Off - e con il brand Bluebelldisc, ideato e attivato nel 2019 da Andrea Natale e di proprietà della sua società Bluebelldisc Music.

Testimonianza di Bruno Morelli, chitarrista degli Alunni del Sole e custode dell’eredità artistica del fratello Paolo, leader del gruppo (raccolta da Andrea Natale il 16 luglio 2020):
Antonio Casetta è stato un grande, la Produttori Associati era una piccola famiglia nella quale, al di là della semplice idea di portare tutti verso una meta comune, era piacevolissimo lavorare perché c’era la possibilità di interagire e scambiare idee anche con gli altri artisti. La forza di Casetta è stata quella di non aver mai fatto sentire l’artista in subordinazione, motivo per il quale si finiva per accettare gli orientamenti dell’etichetta.
Al primo minimo dubbio dell’artista, Casetta era disponibile ad accontentarlo
ed era pronto a mettere da parte un lavoro e a ricominciare daccapo.
Aveva una grande capacità di essere un vero e proprio direttore artistico, dal gusto eccezionale, un senso di imprenditorialità nascosta, in cui prevaleva il suo essere artista lui per primo. Per il suo modo di vivere e di proporsi, non era un imprenditore normale, ma aveva un temperamento artistico.    
Lui ha pagato a caro prezzo il suo sentimento di voler inseguire a tutti i costi un suo sogno personale.    
Pensiamo al progetto degli Stone Castle Studios di Carimate: solo Casetta poteva concepire una cosa simile, da vero artista-sognatore.
La grandezza del personaggio era proprio questa.

foto antonio casetta 1

Foto con Antonio Casetta riprodotte per gentile concessione di Simone Casetta

Memorial Antonio Casetta - PLAYLIST su Spotify

Stampa