Potter-ntosamente fantastico!

Potter-ntosamente fantastico!
Reportage del cineconcerto di Harry Potter e la pietra filosofale tenutosi al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 12 – 13 – 14 Maggio 2017

Sono passati sedicianni dalla sua comparsa sul grande schermo ed è ancora – passatemi il bizzarro gioco di parole – ‘Potter-ntosamente fantastico’, soprattutto dal punto di vista cine-musicale! Se ancora non lo avete capito, parliamo del portentoso film fantasy Harry Potter e la pietra filosofale del 2001 con l’iconica colonna sonora, oramai possiamo ammetterlo senza essere smentiti (ma si era già intuito fin dal primo ascolto all’epoca dell’uscita in sala della pellicola!), del Maestro Premio Oscar John Williams.

Film scaturito dall’eccellente scrittura della multimiliardaria autrice, proprio per merito del maghetto Harry Potter dalla cicatrice a forma di saetta, incisa da un maleficio sulla fronte dal suo arcinemico Voldemort, J.K. Rowling, la quale con sette libri (e una saga di otto pellicole generate – l’ultimo libro diviso in un film in due parti per motivi di lunghezza del racconto), e un ottavo di recente uscita, sorta di seguito sottoforma di piece teatrale, con il figlio di Harry protagonista, di cui è meglio non parlarne dato che ha fatto arrabbiare non poco gli accaniti fan della prima ora delle storie originali, ha ottenuto fama e gloria internazionali. Film graziato da una regia efficace e brillante, attori adulti e ragazzini veramente appropriati alle loro controparti librarie, effetti speciali dignitosi (seppure quelli in CGI risultano oggi un po’ datati!), scenografie superbe, ritmo adeguato al racconto fantasy in oggetto e sopra tutto una partitura clamorosa del papà di Superman, E.T., Indiana Jones, Star Wars e Lo squalo, quel genio assoluto di John Williams. Il compositore sodale di Steven Spielberg, con ben 5 Oscar all’attivo, componendo le score delle prime tre avventure magiche della saga cinematica potteriana, con il tema di Hedwig a farla da padrone, la civetta bianco candida di Harry, entra subito nell’immaginario collettivo del binomio indissolubile tra Settima e Ottava Arte, con uno di quei leitmotiv, come nel caso dei temi iconici per i succitati film da lui musicati, di notevole impatto emotivo dal carattere mondiale.

Un Tema per un volatile senza alcun potere che in realtà diviene immediatamente il Tema della Magia all’interno delle pellicole con protagonisti gli amici Harry, Ron ed Hermione, e del vecchio mago buono Albus Silente e del malefico stregone ultracattivo, ‘colui che non deve essere nominato’, Voldemort. Un leitmotiv che apre il primo film della saga di quell’altro genio letterario della Rowling che si è nutrita di letteratura e cinema fantasy ed eroico fin nel midollo, partorendo su carta dal 1998 otto libri di straordinario ed ancora oggi interminabile successo, difatti facendo affluire presso il Teatro degli Arcimboldi di Milano, dopo il sold out dei 4 concerti di Dicembre 2016 all’Auditorium Conciliazione di Roma, una marea di pubblico in tre date, non soltanto affezionati lettori e cinefili della serie fantastica, per assistere per la prima volta alla proiezione della prima storica pellicola con l’intera score eseguita dal vivo dall’Orchestra Italiana del Cinema, diretta egregiamente dal giovane Christian Schumann, in sincrono con le immagini per l’intera durata di 152 minuti del film.
Chi ci legge, sa quanto noi da tempo promuoviamo ed esaltiamo, attraverso i nostri reportage, i Film-Concerto, perché sono un’esperienza davvero entusiasmante che fa comprendere ancora di pù quanto valore ha la musica per immagini all’interno del filmico e in molteplici casi come risalti le qualità tecnico-visive di determinate pellicole, rendendole maggiormente perfette di quanto lo possano già essere di suo, soprattutto quando si tratta di opere cine-musicali di enorme importanza nella storia del Cinema e della sua evoluzione dentro e fuori l’Ottava Arte.



Harry Potter e la pietra filosofale, nel suo genere, è una di quelle opere cinematiche che la partitura originale risalta festosamente ed energicamente, connotandone ogni singolo fotogramma in maniera incisiva – e stiamo parlando di uno dei compositori più famosi, premiati e celebrati al mondo, colui che basta una sola nota per rendere il film da lui musicato un capolavoro ineguagliabile – e la visione nel cineconcerto ne conferma la valenza e le caratteristiche specifiche: ascoltare i temi ed i passaggi importanti sulla pellicola, trasportati dal suono impeccabile di un’orchestra di 80 elementi che suona in perfetto sincrono con le immagini, in particolar modo nelle sequenze più concitate della partita di Quidditch (nel CD Warner Bros “The Quidditch Match”), la pericolosa e mortale partita a scacchi giganti (nel CD “The Chess Game”) e lo svelamento dell’innominabile Voldemort sul finale (nel CD “The Face of Voldemort”) o i titoli di coda (nel CD “Harry’s Wondrous World” unito insieme all’“Hedwig’s Theme”), rappresentano momenti indimenticabili ed emotivamente travolgenti, nei quali la musica williamsiana raggiunge vette fantasiosamente stupefacenti. Però non è da dimenticare che molta della musica a commento nelle oltre due ore del film, e inedita su disco, possiede dei momenti davvero formidabili (citiamo su tutte le scene del Troll che aggredisce Hermione nel bagno e la scelta della bacchetta di Potter da parte di Olivander) che ad un ascolto casalingo disattento in DVD o Blu-ray possono sfuggire, ed invece vivendo l’esperienza del cineconcerto vengono risaltati all’orecchio, seppur distratto dal vedere il film sul mega schermo del teatro (in alta definizione, di ben 14 metri), - anche se ho notato molti nel pubblico lasciar perdere a tratti la visione della pellicola e concentrarsi sull’orchestra ed il suo attento e dinamico direttore Schumann con davanti un monitor dal quale seguire perfettamente i sync da dare ai suoi musicisti durante l’esecuzione dei vari pezzi – rammentandoci che sarebbe finalmente l’ora di pubblicare in doppio CD una versione deluxe integrale della colonna sonora del primo Harry Potter (in verità anche degli altri due capitoli commentati da Williams!). Per i collezionisti cinemusicali potteriani e williamsiani una curiosità: trovate un brano inedito del primo film, quello dedicato alla scopa volante extralusso Nimbus 2000 (che da il titolo al pezzo) nel CD Silva Screen Records SILCD1251 “The Essential Harry Potter Film Music Collection”, raccolta di cover sinfoniche delle colonne sonore dei primi cinque film della saga incantata e magica, nella quale sono presenti altri fantastici inediti da Il prigioniero di Azkaban. Tornando al cineconcerto milanese la visione di Harry Potter e la pietra filosofale ha riscosso un trionfo eccezionale con applausi fragorosi e standing ovation entusiastiche così da confermare che la grande musica quando è abbinata ad un grande film non ha eguali, non tramonta mai e riscuote i giusti e meritati consensi, d’altronde stiamo parlando della prima opera di una saga dal successo stratosferico, realizzata nel 2001 e nominata per sette Bafta e tre premi Oscar, tra cui Miglior Colonna Sonora Originale al 74° Academy Awards. 

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