1M1: "Star Trek Into Darkness" Preview

Anteprima dalla colonna sonora di Michael Giacchino

La copertina della nuova colonna sonora di Michael Giacchino

 

Alle 9:00 pm, ora di New York dello scorso 4 maggio (circa le 3 del mattino del giorno dopo da noi) l'emittente radiofonica statunitense WQXR nella trasmissione Movies on the Radio ha ospitato il compositore Michael Giacchino, trasmettendo circa 22 minuti di musica dalla sua prossima colonna sonora per il nuovo film di J.J. Abrams, Star Trek Into Darkness.

 

Insieme alle clip da 30 secondi rilasciate dal sito della Colosseum abbiamo praticamente più di metà dell'album in uscita il 28 maggio e, nell'attesa di poter ascoltare la soundtrack nella sua interezza, possiamo iniziare a fare alcune osservazioni.

Nonostante la qualità non eccezionale del podcast della trasmissione (un mp3 a 128kbps), la cosa che salta subito all'orecchio è la qualità sonora: abbandonato il suono leggermente ovattato, ricordante le registrazioni degli anni '60, ad opera dello storico Dan Wallin, troviamo qui un mix estremamente limpido e potente realizzato da Joel Iwataki, capace di mettere in risalto la pienezza del suono orchestrale come raramente accaduto nelle soundtrack di Giacchino.

Venendo alla musica vera e propria si sente come l'anno di pausa autoimposta abbia fatto bene al compositore. Il 2011 si è rivelato un anno estremamente ricco (forse anche troppo) ed ha visto la realizzazione di sei lungometraggi (anche se John Carter è uscito a marzo 2012, lo score è stato composto nell'anno precedente) e tre cortometraggi: nonostante alcuni segni di crescita artistica, l'eccessiva produzione ha portato alla realizzazione di prodotti che, andando dal discreto (Cars 2) all'ottimo (John Carter), mostrano in ogni caso il segno evidente di una mancanza di rifinitura dovuta alle strette (e spesso sovrapposte) tempistiche con cui i lavori sono stati realizzati.

Perciò era con una certa ansia che aspettavo questo Star Trek Into Darkness, soprattutto per capire realmente se gli sprazzi di crescita mostrati nei lavori precedenti potessero qui trovare un sviluppo completo.

E da quanto sentito fin'ora, pare proprio che Giacchino abbia raggiunto un gradino importante della propria carriera.

La cosa che possiamo subito notare è un maggior lavoro sul lato contrappuntistico ed una maggiore complessità e maturazione nell'utilizzo delle varie sezioni dell'orchestra: basta fare un confronto tra la traccia "That New Car Smell" dal precedente Star Trek del 2009 ed i 30 secondi di anteprima di "Kirk Enteprises" che essenzialmente riprende quanto fatto in precedenza, ma ampliandolo e stratificandolo in maniera estremamente appagante. La musica risulta fresca, ricchissima di idee ed il compositore riesce ogni volta a dar loro uno sviluppo interessante, senza mai lasciare una sensazione di incompiutezza come capitato in altri casi.

Se la action music del Giacchino più recente sembrava lavorare più su un'accumulazione di eventi, piuttosto che su uno sviluppo maggiormente coerente ed appagante del pezzo, qui ritroviamo l'abilità discorsiva e funambolica che il compositore sembrava aver messo da parte e che viene qui riproposta ed ampliata: sembra quasi che le differenze stilistiche tra lo scoppiettante ed inarrestabile Giacchino degli esordi  e quello più personale degli ultimi anni siano state appianate ed equilibrate.

La ricerca timbrica orchestrale si affianca ad un uso importante e ponderato dell'elettronica che, se in Giacchino non ero mai riuscito ad apprezzare più di tanto fin'ora, qui sembrano essere stati fusi nel migliore dei modi.

Oltre al ritorno del main theme, del tema di Spock, del tema dei cadetti (qui probabilmente tema dell'equipaggio) e ovviamente del tema classico di Alexander Courage, per ora possiamo sentire l'introduzione di due nuove idee tematiche: una dedicata al nuovo villain interpretato da Benedict Cumberbatch, il misterioso John Harrison, ed una dedicata ai Klingon. Quest'ultimo è un tema dal sapore primitivo e violento, accompagnato da un coro forsennato che canta in lingua klingon nella traccia "The Kronos Wartet", e contraddistinto da percussioni e suoni metallici.

Ma è il tema di Harrison a fare la parte del leone nello score. Costituito da più idee che ne vanno a costituire la struttura, il tema si presenta allo stesso tempo minaccioso, inevitabile, ma tragico: rispetto al tema roboante di Nero, il villain del film precedente, risulta più sottile e psicologico, ma anche dotato di una grandeur drammatica inaspettata. Un tema splendido (probabilmente tra i migliori composti da Giacchino) che nello score viene riproposto più volte sotto vesti sempre differenti (fantastica la versione action che si più sentire nella stratosferica "Ship to Ship"). Quest'ultimo è un tema dal sapore primitivo e violento, accompagnato da un coro forsennato che canta in lingua klingon nella traccia "The Kronos Wartet", e contraddistinto da percussioni e suoni metallici.

Purtroppo l'album che Varèse Sarabande presenterà il 28 maggio conterrà soltanto 44 minuti di musica (meno della metà della musica composta per la pellicola): che ci siano dietro ragioni speculative o effettivi problemi di royalties è estremamente fastidioso dover attendere che in futuro venga rilasciata la restante musica, producendo di fatto l'impossibilità di decretare un giudizio completo sulla musica composta da Giacchino.

Le anteprime dei brani:

Logos / Pranking the Natives

London Calling

The Kronos Wartet

Ship to Ship

Star Trek Main Theme

Ode to Harrison

Per sentire l'intero podcast con l'intervista a Giacchino potete andare sul sito di WQXR Radio.

Apparso originariamente sul blog di Antonio La Camera (http://empireofdreams905.blogspot.it/2013/05/star-trek-into-darkness-anteprima-dalla.html). Si ringrazia l'autore per la concessione a riprodurre l'articolo.

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