Addio Pierre Bachelet

Se non c'è cinquantenne di oggi che, adolescente negli anni '70, non abbia avuto i propri sogni turbati dall'eros sofisticato, intrigante e trasgressivo di Sylvia Kristel-Emmanuelle, un non piccolo merito va probabilmente anche a Pierre Bachelet. Il cantautore e compositore francese si è spento nella sua abitazione di Suresnes ad appena 60 anni, dopo una lunga malattia. Bachelet aveva festeggiato i suoi 20 anni di "chansonnier" nel 2001 al leggendario Olympia di Parigi, presentando anche il suo nuovo album dal titolo "Une autre lumière". Il suo ultimo lavoro risale al 2003: si intitola "Tu ne nous quittes pas" ed è stato pensato come un omaggio al leggendario Jacques Brel. Nato a Parigi il 25 maggio 1944, Pierre Bachelet da giovane studiò come attore e anche composizione musicale; ma tra i suoi primi impegni lavorativi ci fu quello di comporre colonne sonore per il cinema. Un'attività che nei primi anni Settanta lo assorbì quasi completamente. Tra i primi da lui musicati figura, nel '68, Il grande bordello (Quelques messieurs trop tranquilles) di Georges Lautner. Dopo l'incontro con il regista Just Jaeckin, che diresse il primo film della serie Emmanuelle (con Sylvia Kristel) nel 1973, Pierre Bachelet divenne l'autore delle musiche dei film erotici che hanno segnato la storia del cinema di consumo a metà degli anni '70. Sempre per Jaeckin compose le musiche per Histoire d'O con Corinne Cléry (1975). Sono partiture lievi, ammiccanti, sussurranti, ma che dimostravano in Bachelet un compositore raffinato, strumentatore sottile, in bilico fra pop e jazz con costanti venature cantautoriali. Il regista Walerian Borowczyk nel 1986 gli commissionò la colonna sonora per Emmanuelle 5. Tra gli altri film da lui musicati figurano Un uomo in premio (1978) e il più recente Omicidio in Paradiso (2000).

 

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