Syriana

cover_syriana.jpgAlexandre Desplat
Syriana (id., 2005)
RCA Red Seal 82876761212
17 brani - durata: 45’47”

 

Com’è stato in alcune parti di Birth, si ritrovano tracce di un minimalismo che commenta i mali moderni, con attonita ed equidistante partecipazione, che rimanda a Glass. Ma non basta, per descrivere il respiro musicale di questo nuovo impegno di Desplat. Nel commento al coraggioso e difficile film Syriana, il musicista francese cura con gusto e precisione gli accostamenti dei suoni, molti dei quali ottenuti con strumenti arabi (il santour, simile all’arpa, il duduk, l’oud) e con percussioni elettroniche. Suoni che abbelliscono un intervento dimesso dell’orchestra, lontano dai furori ritmici del quasi contemporaneo Firewall. L’autore intesse un peana dimesso e disilluso, che osserva i segmenti narrativi del film unificandoli tra loro, e come un osservatore neutrale coglie il disperato disegno d’insieme sotteso alla pellicola. Laddove il film richiede ansia, il musicista torna alle pulsazioni ossessive usate in Birth. Ma a lasciare il segno sono soprattutto le pause riflessive, i dolenti canti funebri, una partecipazione musicale così rarefatta da sembrare quintessenziale. Uno stile decisamente fuori dal comune, non lontano dai percorsi del Williams di Munich.


 

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