Michael Collins

Cover Michael CollinsElliot Goldenthal
Michael Collins (Id., 1996)
Atlantic 7567-82960-2
19 brani (4 canzoni + 15 di commento) - durata: 70'00"

Il film diretto da Neil Jordan sul discusso eroe irlandese e fondatore dell’IRA, Michael Collins, inaugura la collaborazione artistica tra il regista irlandese ed il compositore statunitense Elliot Goldenthal. La pellicola è ambientata nei primi del ‘900 e narra parte delle vicende storiche e politiche che portarono all’indipendenza dell’Irlanda. Per favorire l’identificazione del luogo e del periodo storico, Goldenthal mescola sapientemente alla scrittura orchestrale elementi tratti dalla tradizione musicale irlandese, sia dal punto di vista timbrico-strumentale, mediante l’utilizzo di strumenti come il Whistle (piccolo flauto) e il Fiddle (tipico violino irlandese, dalle dimensioni leggermente più ridotte) che melodico-armonico, con l’inserimento di melodie di origine popolare come in "Train to Granard". Il film, inoltre, coniuga la descrizione di tali vicende sociali e politiche di cui Michael Collins fu protagonista, con la storia della sua vita privata e mostra come queste due dimensioni finiranno inevitabilmente per influenzarsi a vicenda. Il compositore sostiene musicalmente questi due livelli di narrazione e pertanto diversi tipi d’atmosfera, ritmi di montaggio ed azioni sceniche, in maniera egregia. A tal fine, il tema d’amore scritto da Goldenthal, molto ben riuscito, dall’orchestrazione discreta ed intimista, garantisce emotività alla love story che fa da subplot alle vicende politiche che sono narrate nel film, fornendo un chiaro filo conduttore per tutte le scene in cui è sviluppata questa relazione sentimentale ("Train Station Farewell", "Kitty’s Waltz", "Collins’ Proposal"). Il tema è prima affidato al pianoforte e ai violini, poi alla tromba per tornare successivamente all’intimità del pianoforte nella track "Collins’ Proposal", dove però il leitmotiv sarà interrotto dall’incalzare ritmico degli archi, metafora musicale del prossimo precipitare degli eventi. Per le scene di tensione ed azione, Goldenthal introduce una scrittura fluida, orchestrata con accuratezza da Robert Elhai e da egli stesso, con forte carica tensiva e piena di moto, caratterizzata da piccole cellule ritmico-melodiche ripetute ed accentate, figure d’ostinati affidati agli archi o spesso anche ad altri strumenti tradizionali (come le Uilleann Pipes), con gli ottoni a rimarcare accenti ritmici nel registro grave e a dare solidità all’armonia, metodo quest’ultimo già sperimentato con successo dal compositore in Alien 3. In questi frangenti dello score ("Fire and Arms", "Winter Raid", "On Cats Feet"), Goldenthal predilige l’espressività ritmica e percussiva rispetto a quella più strettamente melodica, riservata ai momenti più riflessivi del film ("Elegy for a Sunday"), nonché come abbiamo visto al subplot sentimentale. Di particolare impatto e molto ben orchestrato in tal senso è il brano "Football Match". Da segnalare, inoltre, la presenza della nota cantante irlandese Sinnead O’Connor in tre tracce dello score: la voce femminile (unita anche a quella di un coro) fornisce ulteriore umanità ad alcuni punti importanti del film, in particolare quello dell’assassinio di Collins nella sua contea natale ("She Moved Through the Fair"), presentata dal regista in montaggio alternato alla futura sposa che sceglie il vestito nuziale. La performance vocale di Sinead O’Connor è integrata in maniera ottimale all’interno dello score e le tre tracce in questione ("Easter Rebellion", "Civil War", "She Moved Through the Fair") sono orchestrate con particolare cura ed equilibrio. "Funeral/Coda" che accompagna la sequenza finale del funerale di Collins e i titoli di coda è un brano di magistrale fattura, dal grande impatto emotivo, in cui nella lunga coda un ostinato nei violini accompagna la melodia dal tono marziale ma appassionato, affidata a corni ed ottoni, che dà l’addio a Micheal Collins. Non manca infine anche un brano dell’epoca ("Macushla"), un valzer malinconico che nella pellicola sentiamo risuonare all’interno di una sala da ballo. In definitiva, una colonna sonora di gran livello, uno dei più riusciti lavori del premio Oscar Elliot Goldenthal, assolutamente immancabile nella vostra collezione.

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