Musica/Regìa – Il testo sonoro nel cinema italiano del presente: storia e testimonianze

cover_musica_regia_libro.jpgMusica/Regìa – Il testo sonoro nel cinema italiano del presente: storia e testimonianze (2008)
a cura di Luca Bandirali
Argo Editore – 160 pp. - euro 15

La letteratura dedicata alla musica cinematografica è sempre stata di non facile reperibilità nel nostro paese. Oltre alla pressochè totale mancanza di traduzioni di importanti testi prodotti da studiosi d'oltreoceano – pensiamo soprattutto alla fondamentale opera di autori come Tony Thomas, Royal S. Brown, Roy Prendergast e Fred Karlin – anche la produzione di critica letteraria nostrana dedicata a questa disciplina è sempre stata oggetto di considerazioni assai meno approfondite (quando non addirittura rasenti la superficialità) rispetto ad altri volti delle arti cinematografiche. Se non fosse per un coraggioso manipolo di critici appassionati come Ermanno Comuzio, Sergio Miceli, Roberto Pugliese e Sergio Bassetti, i quali già da tempi non sospetti hanno posto la giusta attenzione e l'approccio ideale per lo studio, la critica e l'analisi della musica applicata, potremmo dire che in Italia la musica da film rimane disciplina quasi totalmente oscurata dalla critica ufficiale ed accademica. Ma da qualche anno, fortunatamente, le cose stanno cambiando.

Il testo Musica/Regìa – Il testo sonoro nel cinema italiano del presente: storia e testimonianze è la raccolta degli incontri con registi e compositori italiani avvenuti tra la primavera e l'Estate del 2006 presso la Casa del Cinema di Roma curati dalla nostra rivista. Una serie di discussion panels pressochè inedita per il nostro paese, dove musicisti e realizzatori di lunga e consolidata collaborazione (Morricone/Tornatore, Liberatori/Verdone, Giagni/Bellocchio, Piersanti/Amelio, Buonvino/Veronesi, Simonetti/Argento, Garrone/Banda Osiris, Abeni/Stivaletti) si sono seduti e confrontati insieme al pubblico sulla natura delle loro partnership artistiche, sul dialogo che intercorre tra regista e compositore e sul ruolo della musica nei loro film. Ne è nata così un'appassionante e approfondita dialettica che ha fatto luce su uno degli aspetti meno studiati ed osservati del nostro cinema, in particolar modo di quello più recente e dunque meno assimilato da parte di pubblico e critica. Oltre alla sempre curiosa e divertente aneddotica raccontata dai diretti interessati, il dialogo che scaturisce aiuta a comprendere le molteplici possibilità che nascono dall'incontro tra immagini e musica.

Tuttavia, il testo curato da Luca Bandirali non è la mera trascrizione degli incontri tra registi e compositori. Ogni capitolo è infatti introdotto da uno specifico saggio critico atto a contestualizzare, ricostruire ed approfondire la natura della collaborazione presa in esame, arricchendo così il testo di spunti e riflessioni che aiutano ancora meglio ad inquadrare la complessità e le sfaccettature di uno degli aspetti più stimolanti e trasversali della disciplina cinematografica, che a nostro avviso rimane uno dei terreni su cui maggiormente la critica e l'analisi cinematografica possono trovare appassionanti luoghi di sfida.

 

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