Stelvio Cipriani – Anonimo romano

cover libro stelvio cipriani anonimo romanoStelvio Cipriani, Pino Ammendola, Rosario M. Montesanti
Stelvio Cipriani – Anonimo romano (2016)
Teke Editori
www.tekeditori.com
Pagg. 128 – 18 euro

Nella mia vita, dopo Dio e la famiglia, c’è sempre stata la musica. La musica per me rappresenta tutto…la musica mi isola, mi eleva e mi separa dal resto del mondo”. Una tale affermazione contiene, senza troppi giri di parole e inutili metafore, tutto lo spirito (inteso come dono divino!) di un Maestro della Musica che nella Musica ha scoperto l’energia per vivere un percorso di note senza fine che nelle immagini hanno trovato la loro meravigliosa collocazione, come se fossero propriamente nate per guidarle e sostenerle. Un grande Artigiano della Settima e Ottava Arte, il Maestro romano Stelvio Cipriani (vi dice qualcosa Anonimo veneziano, la sua più celebre colonna sonora?).

Il quale, romano de Roma, in questa bellissima biografia – dal titolo più che mai esemplificativo “Anonimo romano” –, supportata dalle amorevoli e sincere attenzioni di Pino Ammendola e Rosario M. Montesanti e l’appassionata prefazione del caro amico e Amministratore delegato CAM edizioni musicali Spa, Giuseppe Giacchi (“Abbiamo lavorato insieme per tanti anni, con grande passione e grande divertimento, superando ostacoli e raccogliendo piccoli e grandi successi”), si racconta dall’infanzia alla maturità non solo artistica ma di uomo, marito e padre di tre figli, strappando qualche lacrima di gioia mista a commozione, parlando dell’adorata moglie scomparsa Wilma e di quando si sono conosciuti. Una biografia semplice, onesta, diretta, ricca di fantastici aneddoti cine-musicali e di vita vissuta, quella verace di un romano fin nel midollo, colma di sacrifici e soddisfazioni in cui il Destino (vedi alla voce ‘Dio’) ci ha messo più di una volta lo zampino. Una lunga vita in Musica, come accennavo sopra, che ha portato Cipriani ha comporre per il Cinema e la TV ben 234 colonne sonore, toccare con rigore, bravura e tenace caparbietà compositiva tutti i generi filmici, sempre con egregi risultati se non addirittura eccelsi (e qui come non menzionare di nuovo il suo capolavoro Anonimo veneziano?), incrociare le esistenze artistiche e autoriali di nomi del calibro di Orson Welles, Akira Kurosawa, Federico Fellini, Nino Rota, Henry Mancini, Dino Risi, Mario Bava, Steno, James Cameron, Umberto Lenzi, Carlo Lizzani; non tralasciando di citare Sua Santità, il compianto e amatissimo Papa Karol Wojtila - ma cosa c’entra, direte voi, con la musica applicata? Nulla, ma è una storia bellissima che sembra uscita da un film, fidatevi! - Musica e Fede in una simbiosi perfetta (andatevi ad ascoltare il commovente e nobile “Tema di Karol” composto da Cipriani e presente nel suo classicheggiante e romanticissimo CD “Pianissimo” – Rai Trade, RTC 2005). Un Compositore che si è sempre nutrito principalmente di musica classica (la sua passione, su tutti, Chopin!) che può essere benissimo definito, senza però volerlo circoscrivere all’interno di un solo aggettivo, ‘Romantico”, di quel romanticismo che gli ha fatto scrivere, non soltanto per le immagini, melodie meravigliosamente incantevoli e incantate (in taluni casi anche per pellicole horror, thriller truculente e sanguinolente, ma il contrasto tra efferatezza e dolcezza funziona sempre nell’Arte), nelle quali i suoi studi classici approfonditi (mentre faceva anche il Ragioniere, però questa è un’altra storia!) si sentono, eccome! Un libro, dicevamo, che per gli appassionati di musica per film è davvero una lettura piacevole, scorrevole (l’ho letto tutto in una notte) che ti fa ammirare ancor di più l’Uomo prima dell’Artista; sentimento che tra l’altro avevo già provato, prima di questa bella e interessante lettura, nel 2015 quando mi sono recato nella casa romana di Cipriani ad intervistarlo per oltre tre ore sulla sua carriera cine-musicale (intervista che ancora dobbiamo pubblicare tra le nostre pagine e in un libro prossimo venturo di cui al momento non posso svelarvi nulla ma che sarà una vera chicca per gli amanti delle colonne sonore!), insieme a due mie cari redattori, Carmelo Milone e Giuliano Tomassacci, rimanendo tutti e tre affascinati da questo grande Artista, immerso letteralmente nella musica - era sempre seduto al suo pianoforte dove ogni tanto accennava a qualche suo celebre tema o ce ne faceva ascoltare di inediti, mentre si raccontava (immagino che ciò sia avvenuto anche con Ammendola e Montesanti per questa biografia), e sopra i mobili e tavoli intorno, migliaia di spartiti, CD o dischi e foto che lo ritraevano con personaggi famosi che ha incontrato o con i quali ha collaborato – da fare andare in estasi qualsiasi amante di musica per film e non solo. Quindi, se ancora non lo avete compreso per bene, questo libro ve lo consiglio caldamente e anzi vi invoglio nuovamente, lasciandovi con questa frase di Cipriani che racchiude tutto il suo Amore per la Musica…per film: “…so di non essere Beethoven e non penso che le mie musiche siano tutte destinate a passare alla storia. Scrivo semplicemente musica per film…e la musica per film deve raccogliere il gradimento di un pubblico quanto più vasto possibile! […] In un film la colonna musicale ha un ruolo fondamentale, tanto quanto la regia, gli attori, la scenografia e la fotografia. La musica determina le atmosfere, gli stati d’animo, il carattere dei personaggi, addirittura influenza il significato e la trama dell’opera”.

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