Soundtrax – La Musica d’Arte del ‘900 nel Cinema d’Autore

cover libro SoundtraxAndrea Barone
Soundtrax – La Musica d’Arte del ‘900 nel Cinema d’Autore (2019)
Casa Editrice Haze/Auditorium
pagine 174
ISBN 9788898599639
prezzo Euro 20,00
www.haze-auditoriumedizioni.it



Probabilmente l’intenzione di Andrea Barone nel realizzare questo volume, interessante sotto molteplici aspetti, nasce dall’affermazione rilasciata dal regista Stanley Kubrick in un’intervista a Michel Ciment, tantissimi anni addietro, in cui asseriva “Per quanto bravi possano essere i nostri migliori compositori cinematografici, non sono un Beethoven, un Mozart o un Brahms. Perché usare musica buona quando abbiamo a disposizione una tale moltitudine di grande musica orchestrale del passato e del nostro tempo? Quando si sta editando un film, è molto utile essere abili a provare diversi pezzi di musica per vedere come funzionano con la scena. Con un po' più di attenzione e di riflessione, queste tracce temporanee possono diventare la partitura finale”. A prescindere dalla questione annosa se essere d’accordo o meno con codesta affermazione, sta di fatto che plurime pellicole hanno impiegato musica classica, assoluta, contemporanea o colta come la si vuol intendere o chiamare, spesso con ottimi esiti per buona pace dei compositori di musica applicata. L’insegnate, poeta, compositore e saggista salernitano Barone, tramite l’attenta casa editrice Haze, mette alle stampe un libro di scorrevolissima lettura, anche per chi non è addentro nelle questioni musicali più accademiche e professionali, ossia (per capirci meglio) per chi non è un musicista/autore di musica che sa leggere le note, comunque sondate con argomentazioni e analisi argute e dotte, nonché puntuali e perspicaci, con una capacità di linguaggio dalla fruizione immediata. Il suo intento – conseguito alla perfezione – è quello di analizzare, con un bagaglio conoscitivo notevole e intelligente dovizia aneddotica, alcuni autori classici rinomati e correlate loro musiche preesistenti, utilizzati nell’ambito cinematico (e a volte televisivo) da registi del calibro del già menzionato e imprescindibile, dato l’argomento in esame a Lui caro, Kubrick, e poi Martin Scorsese, David Lynch, Woody Allen, Paolo Sorrentino, William Friedkin, Alfonso Cuarón, Gus Van Sant, Terrence Malick, Nanni Moretti, Oliver Stone e molti altri, per pellicole entrate prepotentemente nell’immaginario collettivo e, logicamente, nella Storia della Settima Arte – ad esempio celebrati capolavori o film importanti quali 2001 odissea nello spazio, L’esorcista, Shining, La grande bellezza, La sottile linea rossa, Shutter Island, Inland Empire e Melinda e Melinda. Ma chi sono questi compositori classici che hanno stregato con le loro ragguardevoli e inevitabili composizioni cotanti autori visionari e acuti della celluloide? György Sándor Ligeti, Krzysztof Eugeniusz Penderecki,  Arvo Pärt,  Béla Viktor János Bartók, Anton Webern, Igor Stravinskij, John Cage, Hans Werner Henze, Edgar Varèse, Alban Berg, Giacinto Scelsi, Olivier Messiaen, Charles Ives e Arnold Franz Walther Schönberg; tra l’altro alcuni di loro si sono cimentati nella realizzazione di colonne sonore originali per il Cinema con risultati non sempre comparabili e all’altezza delle composizioni extracinematiche. Non è altrettanto scontato che un autore filmico sia capace di comprendere il reale e permeante uso di un pezzo preesistente sul proprio film, come i succitati registi, che, a dirla tutta, non sempre sono stati così arguti nel selezionare e abbinare alla giusta sequenza tal traccia o tal un’altra da rendere la correlazione musica/immagine di grande respiro mnemonico e visivo, anche se ciò è accaduto di rado (su tutti Kubrick che sapeva come usare grandemente un brano classico noto su scena); e queste dinamiche selezionatrici e di retropensiero (qualora questo vi sia davvero!) Barone le dipana, torno a ribadire, così bene che questo libro diviene un elemento conoscitivo e divulgativo per musicologi, cultori della materia cine-musicale e cinefili da tenere in gran considerazione e usare come manuale scolastico non soltanto nelle scuole di cinema.   

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