Charmed

cover_charmed.jpgJ. Peter Robinson
Streghe (Charmed, 1998 - 2006)
La-La Land Records LLLCD 1252
Cd 1, 33 brani – durata: 71’19’’
Cd 2, 35 brani – durata: 73’58’’

I due cd che compongono il ‘cofanetto musicale’ del serial TV Streghe sono due microcosmi sonori. La fortunata serie (andata in onda dal 1998 al 2006 e tutt’ora riproposta da Rai4) ha per protagoniste le tre sorelle Halliwell - Prue (Shannen Doherty, poi sostituita da Rose McGowan), Piper (Holly Marie Combs) e Phoebe (Alyssa Milano) - che, con i loro poteri magici, lottano contro il male. Come fossero matrioske, questi due volumi racchiudono al loro interno tanti piccoli pianeti di singolare bellezza. Al timone, il compositore statunitense J. Peter Robinson, classe 1945 (noto per le colonne sonore di The Gate e The Bank Job).
Editi da La-La Land Records e Spelling Television, questi due album, hanno un rimarchevole bagaglio emozionale da offrire; le loro tracce sanno ricreare un’atmosfera carica di suspense nonché forgiare un mondo parallelo pregno di romantico struggimento. C’è però l’altra faccia della medaglia. Tra una traccia e l’altra non c’è raccordo. Non c’è una continuità linguistica nel singolo disco, tantomeno un fil rouge tra i due. Ogni composizione è a sé stante. Il denominatore comune risiede nella raffinata ricerca di toni, suoni, orchestrazioni e arrangiamenti che rendono ogni singola traccia un tesoro intessuto di temi di notevole complessità. Il risultato? Senza dubbio un’intrigante fusione di stili farciti da una rara creatività strumentale. Persi nella quasi ottantina di brani totali, i temi portanti della serie sono capaci, come la petit madeleine di Proust, di evocare le atmosfere degli episodi cui fanno da sfondo; il singolo brano veleggia così su arie leggere, virando poi verso arie strutturalmente complesse e roboanti, spesso attraversando, con fiero compiacimento, raccordi fantasy evocati da un ampio e sapiente utilizzo di arpe, campanelli e scampanellii. Nel primo cd, composto da 33 brani, “Snake Charmed” (traccia 2), offre un senso di meraviglia che cede il passo a ritmi turbolenti, le cui estremità (intro ed ending) sono state utilizzate nella quasi totalità degli episodi. “Pru and Leo” (traccia 3) è una incantevole suite dedicata all’amore tra la strega Piper e l’Angelo bianco delle sorelle, Leo. Notare che la composizione, strumentalmente eterogenea, è stata utilizzata ogni qualvolta l’amore faceva capolino nella vita delle sorelle, soprattutto negli episodi riguardanti Phoebe e il demone Cole. Curioso esperimento è poi “Eye On You” (traccia 7), la cui ricca orchestrazione altalena magistralmente toni fatati e demoniaci. “Bad Spells” (traccia 8) trova un piacevole, seppur breve, raccordo con la traccia “Snake Charmed” (2), per poi proseguire su un sentiero carico di suspense e ritmi horneriani. Lo stesso dicasi per la traccia “Here We Go Again” (9), che racchiude al suo interno un interludio intimista, acceso da improvvise impennate che deviano verso toni oscuri. “Phoebe Godiva” (traccia 12), dai toni vagamente meditativi, affida la sua rara bellezza quasi esclusivamente alla chitarra. “Phoebe & Billy” (traccia 15), è un incredibile esempio della capacità evocatrice di Robinson; il brano ripercorre il sapore di uno storico episodio (Phoebe, innamorata di Billy Appleby, protagonista di un film dell'orrore, si innamorerà di lui anche nella realtà perché quest’ultimo - seppur in bianco e nero - riesce ad uscire fuori dal film). In un minuto e mezzo questo brano lascia il segno grazie ad una chitarra pizzicata alla Gustavo Santaolalla. Va citata “Mystical Witches” (traccia 17), suite di ampio respiro che, altalenando suoni sincopati a ritmi più posati, rappresenta un buon compromesso tra azione e meditazione. La capacità di sposare temi vivaci con partiture complesse e dalla lirica ‘fantastica’ caratterizza anche il secondo cd (35 tracce), che si apre con una ventata fresca: “Bogey's Place”, brano che trascina, almeno mentalmente, in una danza frenetica. Curioso è il brano “Detective Agency” (traccia 7), blues da striptease che piacerebbe tanto a Jessica Rabbit. Un pizzico di pace viene offerta da “Campus” (traccia 15), in puro stile new age. Il prosieguo del disco ripercorre il sentiero battuto dal primo, altalenando ritmi, colori e strumentazioni in modo repentino, come accade in “Kid Duncan” (traccia 17) o nella strutturata e quanto mai eterogenea “Hypnotic World” (traccia 20), il cui ensemble orchestrale, di base lieve, riesce repentinamente a cedere il passo ad un assolo muscolare carico di ottoni. “Forever Charmed” (traccia 34), riporta in auge il cliché incantato, abbandonandosi ad arie più familiari col genere. Chiude la traccia 35, “End Credits” che, ça va sans dire, scorre puntualmente al termine di ogni singolo episodio della serie. A tal proposito, è un vero peccato che in nessuno dei due Cd sia presente la sigla storica di Streghe "How Soon is Now", interpretata dai Love Spit Love e diventata nel tempo il vero leitmotiv della serie. Rimaneggiata ad hoc da Robinson, quel tanto che bastava per legittimarne l’inserimento, non avrebbe certo stonato.

 

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