I Cesaroni

cover_i_cesaroni.jpgAndrea Guerra
I Cesaroni (2006)
Cinevox/Delta Dischi CD SC 72
21 brani (7 canzoni e 14 di commento) - durata: 45’47’’

I Cesaroni alterna canzoni pop alla magia compositiva di Andrea Guerra.
Si parte con un brano accattivante e tutto giocato sulle rime baciate del cantante, nonchè attore della fiction di successo di Canale 5, Matteo Branciamore: "Adesso Che Ci Siete Voi" gode di un rapido impianto ritmico e di una spoglia semplicità.
"I Should Be With You" è un tormentone sostenuto da cori generosi che ricordano molto l’energia gioiosa di Huey Lewis & The News.
E poi c’è la voce intensa e lacerata di "This Could Be Beautiful", sospesa fra cielo e terra nella ricerca di un difficile equilibrio: una macerazione estetica alla Bryan Adams.
La regolarità ritmica e la ponderazione emotiva continuano su "It’s Coming On", fin troppo prevedibile nella sua spontaneità melodica.
Schizziamo tutti giù dal letto con "Every Morning", che mette il turbo a un incipit chitarristico molto determinato e prosegue su articolazioni melodico- minimali.
Influenze funky -caleidoscopiche infestano le sincopi  vagamente reggae di "New Day".
E poi Andrea Guerra ingrana la quinta su "Kinks", fulminea sagra rockettara.
Il compositore prosegue con una visione blues evoluta e magnificata dallo wah-wah chitarristico: l’elettricità si addensa in un’atmosfera robusta in "Take Me Around".
"Acqua Chiara" tratteggia arpeggi morbidi e celestiali in un disegno squisito: potete sognare liberamente in questa magnifica scenografia sonora.
Il talento di Guerra ci sorprende anche sulla sintassi sublime di un pianoforte, un Hammond e una chitarra elettrica alle prese con uno splendido amplesso di note: "Aspetto Te".
La ricerca linguistica prosegue magniloquente in "Blu", dove la chitarra è esplorata come un fiore che sboccia.
C’è un momento di riflessione con "Via Di Corsa", ma è solo il preludio ai ricami delle maracas, alle affermazioni perentorie del pianoforte, al coro grosso delle chitarre.
"Chissà se..." è un pensiero in musica: una goccia d’acqua che si espande, come un cerchio vorticoso, in un crescendo che muore in un punto interrogativo.
Siamo già in contemplazione su "Mi Pensi?", musica straordinaria per palati fini e insaziabili.
"Mai e poi mai..." borbotta aria da tango triste, "Bottiglieria Cesaroni" è a metà strada fra osteria e musica elettronica, "Gelosità" vira su un discorso grintoso scandito da una battagliera fisarmonica.
Siamo in America Latina con "Zitto Zitto", una chitarra alla Villa-Lobos intercalata da vivaci percussioni.
Ci spostiamo in una bella piazza di paese con "Super Relax", dove l’armonica a bocca si crogiola bonaria.
Tutto ad un tratto ci ritroviamo immersi nello spazio profondo di "Incubo Blues", geniale nell’intrecciare blues e musica cosmica.
"Un mare di guai" è l’ultima canzone del disco: un ottimo pop dalle sfumature nostalgiche.
Una colonna sonora da non perdere, specialmente se state per innamorarvi.

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