Isabella Turso e il suo "Notturno" in note

cover nocturne isabella turso

Nocturne, il nuovo album di Isabella Turso

In occasione dell’odierna uscita dell’album “Nocturne” di Isabella Turso, abbiamo raggiunto la pianista e compositrice per una chiacchierata con lei e per scoprire qualcosa in più di questo nuovo importante lavoro.

foto isabella turso tina guo 1

Colonne Sonore: Isabella, questo è il tuo quarto album da solista. Cosa caratterizza e rende speciale “Nocturne” rispetto alle tue esperienze discografiche precedenti?
Isabella Turso: Ogni album porta con sé una moltitudine di esperienze ed emozioni uniche e irripetibili. Sono tappe di un viaggio personale, appassionato, sfaccettato, ricco di contrasti e magici incontri. Tutti i lavori presenti nei miei album rappresentano una parte di me, forse quella più intima perché attraverso la composizione non ho filtri, è la forma di comunicazione per me più autentica e potente. “Nocturne” è un salto nel passato, nel presente e nel futuro.

CS: Il “Notturno” è sia un tipo di composizione musicale che un’esperienza che unisce psicologia e metafore esistenziali. Come hai cucito il tuo vissuto di artista con un più ampio percorso di analisi e riflessione su te stessa e sulla nostra dimensione universale? Possiamo pensarla come una “colonna sonora della notte”?
IT: Sì, sono musiche scritte di notte e per la notte. Sono sempre stata attratta dalle atmosfere sognanti e suggestive che la compongono, ma trovo che sia anche una fase estremamente vivace e dinamica per le idee, un’incredibile fonte di ispirazione per la creatività. La mia notte è piena di colori, timbriche e riflessi differenti. Attraverso le otto composizioni che compongono “Nocturne” ho cercato di ricreare e amplificare alcune di queste sfumature talvolta contrastanti.

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CS: Fasi della notte e fasi dell’esistenza. Ci sono episodi o sensazioni personali che hanno ispirato anche soltanto qualcuno dei brani che hai scritto e che respirano in essi, dandoti voce e pensiero parallelo attraverso le tue note?
IT: Il mio è un racconto intimistico e personale, ma utilizzando un linguaggio che ha quali uniche parole le note, ho il potere privilegiato di lasciare a chi ascolta libertà assoluta di percezione e interpretazione. L’unica cosa che conta per me è provare ad avvicinare sensibilità differenti, risvegliare ricordi, vagare con la fantasia, incuriosire. C’è un brano in particolare, “Amanda’s Theme”, che si ispira alla storia di una giovane donna coraggiosa, forte, libera, indipendente e “da amare”, come suggerisce il suo nome.

CS: Che tipo di ispirazione/riferimento musicale sta alla base del tuo “Nocturne”? Troviamo un pianismo molto diretto e accattivante, romanticamente elaborato, con architetture e sviluppo di organici strumentali come non avevamo ancora ascoltato nei tuoi precedenti lavori...
IT: La mia ricerca musicale negli anni ha tratto ispirazione da compositori del passato della tradizione classica come Debussy, Chopin, Copland, ma anche dalle colonne sonore di Ennio Morricone, Vangelis, Sakamoto… In questo album ho cercato di far dialogare il mio pianoforte con altri strumenti in grado di contribuire a definire un’atmosfera “da sogno”.
Inoltre non ho voluto rinunciare alla sperimentazione elettronica: nell’ultimo brano, “Memento”, il sound design elaborato dal produttore Ludovico Clemente, ha rimandi a una musica del passato che tanto mi ha fatta sognare, Vangelis prima di ogni altro.

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CS: Nel tuo album c’è una special guest d’eccezione: la violoncellista cino-americana Tina Guo. Raccontaci un po' come è nata l’idea di coinvolgerla e come è avvenuta la vostra collaborazione che si è svolta totalmente in remoto.
IT: “Nightfall” è un brano scritto e pensato per Tina, con un’intensità e una passionalità molto affini all’approccio interpretativo di entrambe. Sono davvero felice che abbia collaborato alla realizzazione di questo brano a cui tengo molto e che, con il suo talento e sensibilità, ha reso ancora più speciale. Abbiamo registrato a distanza, io in Trentino e lei in California, non c’è stato bisogno di editare o rifinire nulla, si è creata una bellissima energia fin dalla prima nota! Ho scritto il tema ispirandomi ai colori caldi del cielo all’imbrunire, quando il sole sparisce all’orizzonte e la luce si spoglia di tutte le tonalità del giorno.
In un altro brano, “Rêverie”, ho coinvolto come special guest per un featuring il chitarrista classico Luca Nobis.

CS: “Nocturne” non è soltanto un album discografico, ma un’esperienza culturale che si concretizzerà nei prossimi mesi in una serie di concerti in giro per l’Italia all’interno del tuo “Nightfall Piano Tour”, che omaggia nel titolo la traccia simbolo di questo tuo nuovo percorso artistico-esistenziale. Ce ne vuoi parlare più nel dettaglio?
IT: Nel periodo primaverile, da marzo a maggio, stiamo organizzando un tour che annuncerò in maniera più dettagliata a breve. Sono sempre attenta al tema della eco-sostenibilità quindi mi sposterò da una tappa all’altra con una macchina elettrica e all’interno della quale realizzerò alcune puntate di un podcast. Inviterò alcuni personaggi appartenenti non soltanto al mondo artistico, ma che a vario titolo contribuiscono con le loro iniziative a sostenere l’ambiente. Un’altra novità è che in occasione del tour farò uscire anche l’album fisico, in vinile e compact disc.

Link per ascoltare l'album "Nocturne" su Spotify:
https://open.spotify.com/intl-it/album/0NHggN3Ntsbtpl9WqLtsXi?si=uz_avRupScKxSn5p6i3kNA

 

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