In volo - Sursumcorda

cover_cd_sursumcorda.jpgI nostri lettori lo sanno bene: dover scegliere con chi collaborare nella realizzazione di un film documentario, a chi affidare la composizione delle musiche, è un passaggio importante all’interno del processo creativo che un regista affronta in relazione ad un progetto editoriale, soprattutto quando, come in questo caso, si tratti di un lavoro di ricostruzione storica.

La scelta di Alberto Osella, che ha curato la regia del documentario Carlo e Federico: la luce dei Borromeo nella Milano Spagnola, è caduta su i Sursumcorda, un giovane gruppo che negli ultimi anni si è già fatto notare in diverse occasioni. Con questo lavoro hanno dimostrato di riuscire a rielaborare in maniera originale ambienti e mondi sonori legati ad un tempo lontano dal nostro. Un processo di reinvenzione di ritmi e suoni che passa attraverso una scelta intelligente di organico: salterio, santur, tar, gong, accanto al violoncello, che spesso domina nei vari brani, agli archi, al flauto dolce, alla chitarra e al pianoforte creano un impasto timbrico e riescono a inventare delle costruzioni ritmiche tali da far avvertire all’ascoltatore un senso di sospensione nello spazio, tra occidente ed oriente, e nel tempo, tra passato e presente.

Il risultato è un prodotto che ha chiaramente scelto di non seguire la strada della ricerca filologica nella costruzione del commento musicale al film, ma piuttosto di lasciarsi guidare dalle suggestioni del racconto per creare un’opera che ha in sé una sua unità ed un suo senso anche al di fuori del rapporto diretto con l’immagine.
Tutti i brani sono legati ad un’idea compositiva comune e il progetto del disco, in qualche modo, sottolinea questa unità utilizzando il brano “Poesia Bruciata” come prima e ultima traccia. Si tratta di una canzone che in apertura è proposta senza la parte della voce, e che nel testo, tra l’altro molto bello, sembra contenere le indicazioni programmatiche che hanno ispirato tutto il lavoro.

Per quanto riguarda lo stile e il tipo di scrittura utilizzata non si può quindi dire che manchi di una certa originalità. Sono comunque presenti influenze, come è normale, che ci hanno fatto pensare, ad esempio ascoltando il brano “la fuga”, ad un certo Nyman e alla sua particolare scrittura basata su cellule ritmico/melodiche che si sviluppa in senso verticale per aggiunta di strumenti e voci. La musica dei Sursumcorda oltre a legarsi, come colonna sonora, alle immagini del documentario dedicato ai Borromeo, accompagnerà il visitatore lungo il percorso attraverso le sale della mostra Carlo e Federico: la luce dei Borromeo nella Milano Spagnola ai Musei Diocesani di Milano fino a maggio di quest’anno.

Il CD è acquistabile nel Book shop dei Musei Diocesani per il tutto il periodo della mostra.

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