L’allenatore nel pallone 2

cover_allenatore_nel_pallone2.jpgAmedeo Minghi (con la partecipazione di Oronzo Canà)
L’allenatore nel pallone 2 (2008)
Warner Chappell Music Italiana  s.r.l. / L’immenso edizioni musicali s.r.l. 5051442630022
34 brani - durata: 42’57’’

 

Sono trascorsi più di vent’anni dall’uscita de L’allenatore nel pallone (sempre per la regia di S. Martino, con le musiche originali dei fratelli De Angelis; 1984), ma la simpatia e la passione semplice del personaggio Oronzo Canà non sono cambiate. Passione per il calcio fatto di coraggio, onestà e amore per lo sport. Così come non è cambiato il pubblico che aspettava questa pellicola dopo che il primo film firmato da Martino era diventato un cult, e non solo per la generazione che lo aveva visto al cinema, ma anche tra i più giovani. Le  musiche di questa pellicola, che dopo vent’anni segna il ritorno al cinema del settantunenne attore pugliese, sono state curate da Amedeo Minghi nell’insolita veste di compositore per un film comico. Se infatti l’autore di “1950”, “L’immenso”, “St. Michel”, alla carriera di cantautore, e di produttore musicale, ha affiancato negli ultimi 20 anni anche quella di realizzatore di colonne sonore (soprattutto per fiction e film per la tv, tra cui la fortunata serie Fantaghirò), questa è la prima volta che affronta il genere comico. E lo fa riuscendo bene ad interpretare lo spirito del film. Per Minghi questa non è stata l’unica occasione di collaborazione con Lino Banfi: ha infatti preso parte ad un progetto per l'UNICEF che prevede la pubblicazione di un CD dal titolo "Sotto l’ombrellone" con i testi dell’amico attore. Nuova, invece, ed imprevista, forse, la collaborazione con Oronzo Canà che interpreta il brano che accompagna i titoli di testa e di coda della pellicola, “La marcia di Oronzo”; e che  pare abbia voluto dire la sua anche sulle musiche dando suggerimenti e consigli preziosi e insoliti tanto quanto il suo modulo a “farfalla” (per i più impossibile da capire).
Il tema della marcia di Oronzo, con un secondo tema principale, quello della “Pizzica di Oronzo”, di fatto accompagnano l’intera pellicola seguendone gli sviluppi variando di volta in volta il ritmo, l’orchestrazione ed il sapore. Accanto a questi due temi tanti camei musicali che sanno ben sottolineare azioni e personaggi. Il brano della colonna sonora che più ricorda lo stile dell’autore, così come tutti lo conosciamo, è certamente “Fedele e l’infedeltà” caratterizzato da un leitmotiv semplice, cantabile, affidato alla voce calda dei violini, capace di segnare una parentesi lirica all’interno dell’azione.  Il sapore popolare della  “Pizzica di Oronzo” viene contaminato e inscurito da elementi di musica elettronica in “Funerale Crisantemi”, e ritorna trattato ancora in modo diverso alla fine del disco. Il tema della marcia di Oronzo, invece, sa colorarsi di giallo oro nel ritmo di samba che accompagna “Caninho” e richiamare il sapore del poliziesco all’italiana degli anni settanta nel brano che accompagna il protagonista in questura.
Un lavoro ben riuscito che aiuta a dare unità al film e sa far sorridere chi la ascolta e immagina il grande allenatore suggerire improbabili schemi ai suoi e “incazzersi” dalla sua panchina…


 

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