Stavisky

cover staviskyStephen Sondheim
Stavisky, il grande truffatore (Stavisky, 1974)
Quartet Records QR271
37 brani – durata: 68’11”



Vincitore di 8 Tony Award, 14 Drama Desk Award, un Oscar per la migliore canzone (“Sooner or Later (I Always Get My Man)” da Dick Tracy, 1990), 1 premio Pulitzer, svariate nomination ai Golden Globe e Grammy Awards, autore o paroliere di alcuni tra i più importanti classici musical americani della seconda metà del Novecento, quali Gypsy: A Musical Fable (musiche di Jule Styne), West Side Story (musiche di Leonard Bernstein), A Little Night Music, Sweeney Todd ed Into the Woods.

Parliamo di Stephen Sondheim (New York, 22 marzo 1930) compositore e commediografo, considerato uno dei più rilevanti del XX secolo, il quale per il grande schermo ha scritto poche colonne sonore originali ma due di queste di notevole fattura musicale e commendevoli, cioè Reds di e con Warren Beatty del 1981 e questa che andiamo a recensire, Stavisky, il grande truffatore del 1974 di Alain Resnais con Jean-Paul Belmondo. La lodevole ed appassionata etichetta spagnola Quartet Records ci regala un’edizione estesa e completa di questa OST con ben 13 bonus track e versioni alternative, per poter apprezzare ancora di più il lavoro di scoring di Sondheim per questa pellicola drammatico-avventurosa narrante la storia del fascinoso e talentuoso Serge Alexandre alias Stavisky, piccolo truffatore a tempo pieno, che tenta di fare amicizia con i membri ancora più influenti dell’elite industriale e politica francese nei primi anni ‘30. Ma nulla dura per sempre e quando la sua grande truffa che coinvolge centinaia di milioni di franchi ottiene il risultato di scatenare uno scandalo senza precedenti, provoca quasi una guerra civile. Stephen Sondheim compone, così come intitola il critico Frank K. DeWald nel libretto del CD, ‘A Little French Music’ (‘Una piccola musica francese’), dal sapore parigino sia nell’arrangiamento che nell’evoluzione del leitmotiv che strizza l’occhio a tutta la scuola francese di autori come Georges Delerue, Michel Legrand, Claude Bolling e Vladimir Cosma (come dire, il meglio del meglio!): difatti il tema portante “Générique” che apre la soundtrack ha proprio in sé tutte queste caratteristiche autoriali, con un sound tra l’elegante e il beffardo, come il protagonista stesso del film. Motivo che contiene 4 idee tematiche al suo interno, con suggestioni tipiche del fox trot, ritorna nella OST differenti volte sempre arrangiato in maniera sublime e ricca armonicamente, con una carica sonora impressionistica francese, come accennato sopra, molto marcata. Il valzer delicatissimo di “Au “Claridge” 1” per piano, violoncello e violino, il divertissement herrmanniano esaltato per orchestra, piano e clarinetto di “Arlette le jour”, sublimato in “Arlette la nuit”,  il ballabile fox trot “Concours d’elégance”, il vorticoso valzer rozsiano di “La vie facile” per sassofono, archi e ottoni, la soffusa melodia di “Erna”, l’incedere raveliano titubante di “Passé lontain”, gli andirivieni puntillistici di “Trotsky à Saint-Palais”, il vaudeville canoro di “Opérette”, l’astrattismo romantico con esplosione orchestrale nella seconda parte di “Arlette et Alexandre” e “Final” con la sua tenue ripresa del tema principale con andamento danzante consolatorio sono solo alcuni dei 37 pezzi di questa splendida colonna sonora che rendono piacevolmente inebriante l’ascolto e che inducono a sentirla più e più volte di seguito. Un acquisto consigliatissimo!        

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