Missione Eroica: I Pompieri 2 & Scuola Di Ladri Parte Seconda

cover_missione_eroica_ladri.jpgBruno Zambrini
Missione Eroica: I Pompieri 2 & Scuola Di Ladri Parte Seconda (1987)
Digitmovies CDDM139
Brani 1-16 da Missione Eroica: I Pompieri 2 – durata: 23’40’’
Brani 17-32 da Scuola Di Ladri Parte Seconda – durata: 37’26’’
Durata totale: 61’06’’

La Digitmovies torna nuovamente ad esplorare la produzione italiana degli anni ottanta pubblicando per la prima volta due colonne sonore composte dal prolifico Bruno Zambrini, tratte dalle commedie italiane di successo prodotte da Mario e Vittorio Cecchi Gori: Missione Eroica - I Pompieri 2, classico divertente interpretato da Paolo Villaggio, Lino Banfi, Teo Teocoli e Massimo Boldi diretto da Giorgio Capitani, e Scuola Di Ladri Parte Seconda, dello stesso anno con Enrico Maria Salerno e nuovamente Massimo Boldi e Paolo Villaggio, diretto da Neri Parenti.
Le trame dei due film, piuttosto noti su tutto il territorio nazionale, ricalcano i classici stereotipi della commedia demenziale di fine anni ’70 e anni ’80 prettamente italiana, nelle quali degli improbabili personaggi “medi” si ritrovano rispettivamente a divenire dei grandi eroi (Missione Eroica: I Pompieri 2) e degli astuti ladri (Scuola Di Ladri Parte Seconda), il tutto condito con le solite gag e situazioni tragicomiche che hanno per anni contraddistinto il genere all’interno del panorama cinematografico.

All’epoca dell’uscita nelle sale, la Rca stampò una serie di album in LP a tiratura limitata col solo scopo di promuovere il lavoro di Bruno Zambrini attraverso l’utilizzo come sottofondi radio e TV delle sue musiche, come accadde anche per i lavori dei colleghi Manuel De Sica e Fabio Liberatori.
Ascoltando l’album in questione si nota facilmente come gli autori dell’epoca lavorassero decisamente in economia, affidandosi il più delle volte a tastiere elettroniche, piuttosto che a veri e propri corpi orchestrali, accompagnate da strumenti acustici ed elettrificati come basso, chitarre, batterie e sax. Contrariamente ai mezzi, il risultato era quasi sempre di notevole effetto, soprattutto nel supporto alle immagini, e l’indiretta ispirazione ai sound più diffusi nel panorama italiano del periodo (specialmente la musica dance) aiutava notevolmente nel successo finale delle pagine composte.

Entrando nello specifico dei lavori si può notare come nel caso de Missione Eroica: I Pompieri 2 Zambrini abbia sviluppato un suo particolarissimo modo di vedere l’eroismo dei personaggi, scrivendo pagine impostate ritmicamente su marce ben cadenzate, ma con delle sfumature e delle aggiunte sonore estremamente dance, riuscendo quindi a mantenere il classico stereotipo dell’eroismo contraddistinto dalla presenza dei rullanti e al tempo stesso avvicinandosi il più possibile ai sound popolari che negli anni ’80 hanno riscosso un notevole successo.
Lo stesso tema principale, esposto nel primo brano “Vittoria!”, è un movimento estremamente orecchiabile e divertente, che in poche e semplici note in successione armonica riescono a coinvolgere l’ascoltatore e, perché no, a restare impresse anche fruendole solo attraverso la visione del film. Brillante e pomposa è la marcia del brano “Sequenza 1”, in cui l’autore sembra voler giocare con le sonorità tipiche del cinema militare, quasi a voler ironizzare su quei passaggi seri e patriottici che hanno invaso il cinema internazionale, guardando tanto a Patton Generale D’Acciaio quanto a Il Ponte Sul Fiume Kwai.
Non mancano ovviamente quelle sfumature tinte di rosso, ovvero atte a inserire sempre nel contesto tragicomico l’ingrediente sexy, e quindi Zambrini ci regala un altro stereotipo del genere, “Sequenza 2”, nel quale un caldo sax ed una delicata tastiera dipinge un’atmosfera calda, quasi noir, che difficilmente non stimola l’ascoltatore ad immaginare una delle classiche scene del cinema comico italiano in cui i nostri personaggi, impacciati e combina guai, hanno a che fare con qualche avvenente fanciulla.
L’autore sviluppa quindi una serie di commenti e rimaneggiamenti del tema principale e delle sonorità appena descritte, riuscendo a fornire numerose variazioni sempre coinvolgenti ed emozionanti, come la “Marcia Solenne” o la ritmata e divertente “Gara”, in cui il leitmotiv portante viene inserito in un contesto ritmico caldo e avvolgente.

Per Scuola Di Ladri Parte Seconda l’atmosfera dipinta da Zambrini si fa più cupa e seriosa, e in più troviamo in “Blue Velvet (Titoli – voce uomo)” un main title cantato estremamente romantico e ballabile, scritto in collaborazione con A.D. Meankin, per il quale il libretto del cd non indica il nome della voce solista che interpreta il testo della canzone.
Anche qui l’autore si cimenta nello sviluppo di pagine eseguite principalmente alle tastiere, in cui però si nota una componente sinfonica timida ma ben inserita, soprattutto nella drammatica sequenza “Duello”, in cui fa sporadicamente capolino una timorosa ma puntuale tromba tra le varie successioni di pianoforte e rullanti.
Di natura più commerciale il terzo brano, nel quale una ensemble prettamente rock si cimenta nell’interpretazione di un brano ritmato e avvolgente, in cui spiccano basso e chitarra elettrica in particolar modo. Anche in quest’opera ritorna la componente sensuale del sax e delle tastiere, che nella “Sequenza 2” torna ad affascinare con quei sound caldi.
Zambrini ci regala poi un susseguirsi di situazioni musicali in cui spiccano “Money Money (Strumentale)”, arricchita da una componente vocale nelle retrovie estremamente gradevole, o la claustrofobica “Tensione Nell’Aria”, che rappresenta egregiamente il clima teso e l’atmosfera opprimente della sequenza del film che commenta.
L’album si conclude infine con la versione cantata di “Money Money”, per la quale nuovamente non è resa nota l’identità dell’interprete principale.

Il cd edito dalla Digitmovies è fondamentalmente una esplosione di ritmo ed allegria, che riporta indietro di oltre venti anni e aiuta notevolmente nella riscoperta di un periodo musicale dal sapore tutto italiano. La possibilità di poter utilizzare sia i master assemblati per gli LP Library che le sessioni complete in full stereo conservate negli archivi della RCA ha contribuito notevolmente nel poter produrre un album di questa qualità e così pieno di materiale. Nel libretto viene spiegato che per restrizioni contrattuali al momento non è stato possibile pubblicare i primi due episodi delle due serie, ovvero I Pompieri e Scuola di Ladri, ma la possibilità di attingere agli archivi della RCA fa ben sperare che in un futuro non troppo lontano anche quei lavori potranno trovare una forma definitiva su Cd.
In conclusione si può di sicuro dire che, pur non brillando particolarmente sul piano compositivo, i due lavori composti dal Maestro Zambrini possiedono numerose caratteristiche e presentano in gran numero elementi e situazioni musicali che meritano un ascolto attento, soprattutto grazie alla notevole identità ed energia che sprigionano in ogni singolo passaggio.

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