New Moon (Song Album)

cover_new_moon_song_album.jpgAA.VV.
New Moon (id. – 2009)
Atlantic 07567896569
15 brani (1 di commento + 14 canzoni) – Durata: 57’ 40”



Sulla fortunata scia di Twilight, anche in New Moon, secondo capitolo della saga uscito in sala nel novembre del 2009, viene proposto un articolato assemblaggio di un pezzo strumentale - composto da Alexandre Desplat – e canzoni pop-rock di qualità altalenante.

Tutte, salvo minime eccezioni, originali e appositamente scritte per il film; una mole di materiale musicale notevole, dunque, che ha richiesto ancora una volta la pubblicazione di due distinti album e ribadisce quanto la musica sia considerata importante nella Twilight Saga, per disegnare l'atmosfera della storia e per cementare l'adesione entusiastica dei fan verso ogni aspetto dell'opera.
Il primo singolo, apripista promozionale anche come videoclip, è stato "Meet Me on the Equinox" dei Death Cab for Cutie: romanticismo scialbo, ascolto gradevole.
I Muse, già coinvolti in Twilight con la "Supermassive Black Hole" della partita di baseball, danno ora il proprio contributo con il remix di "I Belong to You".
Pezzo forte della soundtrack di New Moon è però "Hearing Damage" di Thom Yorke, che deve aver urtato l'intransigenza di più di un fan con questa sua incursione nella giovanil-commerciale saga vampiresca; il pezzo, ad ogni modo, è espressivo, preciso, efficace e collocato dal montaggio in posizione privilegiata a commentare uno degli snodi cruciali del racconto (lo scontro di Victoria con gli uomini nel bosco parallelo al gesto avventato di Bella sulla rupe).
Graziosa, inoltre, "Possibility" con la quale la voce di Lykke Li accompagna la lunga, estenuante stasi emotiva della protagonista abbandonata dal suo amato; per il resto, la soundtrack scorre piacevolmente, tra alti (Yorke, appunto, ama anche "A White Demon Love Song" dei Killers e la calda "Roslyn" di Bon Iver & St. Vincent) e bassi (i testi troppo deboli di "Friends" dei Band of Skulls e di "Satellite Heart" di Anya Marina) e in definitva si ha l'impressione frustrante che troppe valutazioni e pretese siano fuori luogo.
La pertinenza drammaturgica, in fondo, c'è. L'apprezzamento di buona parte del pubblico di riferimento, anche. Chi cerca di più non lo troverà certo qui, tra imberbi vampiri, possessivi lupi mannari e attonite fanciulle stordite dal primo amore.

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