The Home of Dark Butterflies

cover_home_dark_butterflies.jpgPanu Aaltio
The Home of Dark Butterflies (Id., 2008)
MOVIESCORE MEDIA MMS 09005
18 brani – Durata: 43’00”

 

Una piccola casa discografica svedese con sede a Londra, la MovieScore Media. Poche copie di un disco che raccoglie la colonna sonora di un film di Dome Karukoski del 2008. La scrittura di un giovane musicista che sa unire le esperienze fatte nell’ambito della musica minimalista ed elettronica ad una sensibilità ed un gusto per lo sviluppo e la cura della linea melodica che fanno pensare a Philip Glass. Questi gli elementi di un incontro fortunato.
L’incontro tra il regista e Panu Aaltio,  giovane compositore di soli ventisette anni, nato in Finlandia, dove lavora, che ha studiato ad Helsinki (Sibelius Accademy) e negli Stati Uniti (dove ha seguito a Los Angeles il corso di musica da film presso la University of Southern California).
L’incontro del pubblico italiano con questo disco,  con questo autore, ai più certamente sconosciuto.
Grazie al regista, che in lui ha creduto, e al produttore, Markus Selin, che lo ha seguito da vicino sostenendo il suo lavoro, Panu Aaltio, per la prima volta, veste il ruolo di autore principale ed unico della colonna sonora di un lungometraggio.
Il film  racconta la storia di Juhani  che in seguito a un trauma infantile è diventato un bambino problematico.  Tormentato per diversi anni da un episodio traumatico della sua infanzia, Juhani viene infine accolto in un istituto di correzione per minorenni situato su un'isola e gestito con pugno di ferro dal sovrintendente, Olavi Harijula.
Un luogo in cui, circondati dal mare, si ridisegna un mondo per preparare questi ragazzi alla vita, ad un futuro migliore. Il mare, l’acqua, presente anche nell’ immagine di copertina del disco, è un elemento che svolge un ruolo importante all’interno della storia, attivando i ricordi e le emozioni. All’acqua si lega la musica in funzione mnestica che contribuisce a disegnare il profilo psicologico del protagonista legandosi al passato di Juhani accompagnando i tanti flashback che illuminano le ragioni del suo disagio. Gli archi con il loro fluttuare ritmico e ostinato mimano il movimento ciclico dell’acqua e dei ricordi e costituiscono l’ossatura armonica e ritmica su cui l’intera OST si regge. Il Main Theme si presenta per la prima volta nel brano “Big Plans”, un tema semplice, facilmente memorizzabile, basato sull’alternanza di intervalli di terza minore, quinta giusta e sesta minore, che tornerà in diversi momenti all’interno del film a volte destrutturato, e contaminato con elementi del tema legato ai titoli di testa, quello che potremmo definire il leitmotiv dell’acqua.
Il tema principale affidato al pianoforte accompagna i rari momenti felici di Juhani nell’isola, e contrasta con il soundscape del resto della pellicola che sa tingersi di nero quando serve per accompagnare meglio le atmosfere del film.
Buona la qualità delle musiche e della registrazione, con sessioni realizzate in Helsinki, per la parte del pianoforte, e a Londra per gli archi.

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