Smile – La morte ha un obiettivo

cover_smile.jpgFederico Landini
Smile – La morte ha un obiettivo (2009)
Rhino Warner Chappell
28 brani - Durata: 54' 42”

Pellicola di genere che segna il debutto registico dell'eclettico Francesco Gasperoni (dopo una carriera scientifica approdato alla passione di tutta una vita, tanto che nelle sue note di presentazione afferma: «Io non faccio il regista perché voglio fare il regista, faccio il regista perché voglio fare i film. Fossi nato nel Medioevo avrei fatto il cantastorie»…), Smile si presenta con un soundtrack firmato dal pianista e compositore livornese Federico Landini. Essendo il film ambientato in Marocco, la sua colonna sonora ha qualche concessione etnica alla musica mediorientale (con il richiamo ai più tipici melismi vocali) e una serie di brani in cui Landini sfodera tutti i trucchi più caratteristici delle partiture horror (dall'uso dell'elettronica alle sciabolate degli archi alle percussioni ossessive…). Tutto già ascoltato e piuttosto prevedibile. La musica di Landini risulta più convincente quando invece si abbandona a brani strumentali di ampio respiro sinfonico. Eseguito dall'Ucraina Orchestra Filarmonica di Dnepropetrovsk diretta con piglio efficace da Giorgio Proietti e con lo stesso autore al pianoforte come solista, lo score si propone di essere una sorta di “colonna vertebrale musicale” fondamentale alla narrazione del film. Landini nel booklet del disco spiega di essersi mosso sulle tracce della «sonorità» del film cercando di ricreare una «terza dimensione» che - funzionalmente - metta in evidenza l'intreccio psicologico ed emotivo della storia. Ma forse anche per questo il soundtrack perde ogni peso caratteriale una volta slegato dalle immagini.

Stampa