Symphonic Poems – Le carnaval des animaux – L’assassinat du Duc de Guise

cover camille saint sans assassinatCamille Saint-Saëns
Symphonic Poems – Le carnaval des animaux – L’assassinat du Duc de Guise (2023)
Les Siècles - François-Xavier Roth
Harmonia Mundi HMM 902614.15
CD 1: 5 brani
CD 2: 20 brani
Durata totale: 1h 58’18”



<<Eppure il ‘900 musicale aveva cominciato ad interessarsi al cinema sin dagli albori, come dimostra il pionieristico lavoro di un figlio diretto del tardo romanticismo quale Camille Saint-Saëns (1835-1921) per il film L’assassinat du Duc de Guise (1908, André Calmettes e Charles Le Bargy) (leggi articolo integrale)>>. Così il nostro Roberto Pugliese in un dossier del 2016 accenna al compositore, pianista e organista francese Saint-Saëns,  tra i primi a scrivere specificatamente per il cinema, precisamente per il cortometraggio muto del 1908 Assassinat du Duc de Guise, considerato la prima pellicola inaugurante con il suo enorme successo globale quello che in USA venne denominato lo Star System grazie ai successivi film kolossal di David Wark Griffith.

La partitura venne eseguita dal vivo con la risultanza di torrenziali applausi e consensi sia da parte dei critici che del pubblico. Quest’opera cine-musicale va a sottolineare la storia di Enrico III, re di Francia, che nel 1588 persegue lo scopo di far assassinare il duca di Guisa, suo eterno rivale in amore.  In questo sensazionale doppio CD in cui Saint-Saëns viene ritratto musicalmente dalla direzione di François-Xavier Roth con l’esecuzione assai brillante e attenta ai dettagli più peculiari dello stile del compositore nato a Parigi nel 1835 e scomparso ad Algeri nel 1921, come anche l’uso di strumenti francesi tipici del 1900 per ricrearne l’incarnazione compositiva originaria, suonati dalla corposa compagine Les Siècles, attraverso la performance nel CD 1 di alcuni dei poemi sinfonici più ammalianti del romanticismo francese in note – vedi le tracce “Phaéton, Op. 39” (euforia rombante e gentilmente allegorica),  “La Jeunesse d’Hercule, Op. 50” (contemplativo e liricamente spirituale),  “Le Rouet d’Omphale, Op. 31” (voli pindarici), “Danse Macabre: Danse macabre, Op. 40” (allegramente malevolo e volubile) e “Samson et Dalila, Op. 47, Act III Scene 2: Bacchanale” (una giostra d’arabesca eccitazione) – e nel CD 2 14 brani dalla celeberrima opera umoristica, per due pianoforti e orchestra, scritta nel 1886 e qualificata con il nome di “Il carnevale degli animali”, in originale “Le Carnaval des animaux – Grande fantaisie zoologique” (sentire il noto pezzo “Aquarium” fa trasalire la memoria cinefila al fantasy più fantastico), e 6 pezzi dallo score per Assassinat du Duc de Guise, sul quale ci soffermiamo essendo la nostra materia argomentativa primaria.
La partitura per film si apre con “Prèlude”, un ombroso e irriverente leitmotiv in cui gli archi e i fiati giocherellano beffardamente con il piano e il violino solista di François-Marie Drieux, proseguendo questi quadri espositivi (logicamente nominati “Tableau”: 5 completi) di rivalità amorosa omicida tra un malizioso accento mozartiano e un bucolico arrovellamento ardente di alcuni momenti più sconsolanti e tensivi. Questa colonna musicale è stata segnalata sulle colonne del quotidiano dell’epoca Le Gaulois come “una piccola gemma di musica sinfonica”, un vero e proprio “tour de force di arte e apprendimento” ed effettivamente ciò traspare dalla lucidissima e dinamica esecuzione di violini, violoncello, contrabasso, flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno, percussioni, pianoforte e armonio in un pregevole flusso ininterrotto di gioco delle parti strumentali, così da far ancor di più intravedere ogni singolo elemento narrativo in tutta la sua espressività visivo-sonora. Ad esempio il valzerino semi grotesque di “Premier tableau” che assume nella seconda metà toni più cupi, svelanti successivamente arditi o peccaminosi svolazzi sempre valzeristici. “Deuxième tableau” inizia in modalità grave e lentamente misteriosa, con un flebile flauto e il controcanto dell’oboe a tramare nell’ombra, poi piano, ottoni e archi ne inneggiano pomposamente disegni superbamente regali. “Troisième tableau” per violino solista, evidenziato dagli archi in controcanto, che si diletta in un motivetto piacevolmente pittorico e frivolo, con tratti finali cupi, a differenza del susseguente e lungo (7’59”) “Quantrième tableau”, che nel suo passo cadenzato imperante e imperioso narra il truce desiderio di assassinare il Duca della storia, con un andirivieni costantemente drammaturgico-melanconico-sospettoso, che nel suo mickeymousing perfettamente in sync con la sequenza ne accentua ogni malevola e furibonda intenzione da parte del protagonista, con gran finale dell’armonio liricamente tetro e in contraltare una derisione pianistica alla succitata superbia del Re. L’ultimo “Cinquième tableau” è liricamente ecclesiastico negli intenti alti e al contempo tenebrosamente carico di un sinfonismo in levare dai colpi ben sferzati visto che la tragedia si è compiuta (?).   

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