Elf Me

cover elf meGabriele Mainetti, Emanuele Bossi, Michele Braga
Elf Me (2023)
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21 brani – Durata: 42’43”



Il film originale Amazon Prime Video di Natale, Elf Me, porta la firma per le musiche del trio (già in Freaks Out) Gabriele Mainetti (anche in veste di produttore e sceneggiatore), Michele Braga ed Emanuele Bossi. Nei panni dell’Elfo del titolo vi è il comico Lillo Petrolo, insieme ad un nutrito gruppo di bambini, ad Anna Foglietta, Caterina Guzzanti e il villain Claudio Santamaria, nel più tipico dei tipici plot natalizi, proprio per un target di soli piccini: un elfo combinaguai aiuta un ragazzino bullizzato, con padre assente e madre indaffarata, a portare avanti un negozio troppo poco alla moda per i tempi ipertecnologici attuali, contrastato dal cattivo imprenditore di turno. Tra “Pierino e il lupo” di Sergej Prokof'ev, Pëtr Il’ič Čajkovskij e tanto John Williams e James Newton Howard, il divertissement sonoro è assicurato, soprattutto se si mettono da parte le appena menzionate citazioni e ci si lascia trasportare da una grandeur orchestrale senza precedenti per una produzione odierna di casa nostra, che i tre compositori sfoggiano con benevolo elogio nei confronti di un certo cinema e modo di scrivere in note tipicamente hollywoodiano. Le orchestrazioni sono poderose, come la compagine messa in campo, dove svettano gli ottoni e i fiati, in special modo nei brani “Slittino” (alla Howard di Animali fantastici e dove trovarli, John Powell di Dragon Trainer o Williams di Home Alone), in cui il tema epico fanciullesco picaresco si mostra in modo magniloquente. “Golem” inizia tetro e minaccioso per procedere a suon di marcia perentoria, tra attimi sospesi tensivi, e (non mancano i campanelli festosi natalizi) un mickeymousing tra Alan Silvestri e Nino Rota euforicamente in crescendo. “Elia e il papà” è un tema per fiati e archi serenamente ariosi e teneramente amorevoli. “Gli elfi laboriosi” è un turbinio gaudioso e giocherellone crescente del tutti orchestrale. Idem “Trip e Babbo Natale”.   

Recensione concessa su autorizzazione e pubblicata in origine sulla rivista cartacea Audioreview 2024

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