The Queen’s Gambit

cover the queens gambitCarlos Rafael Rivera
La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit, 2020)
Maisie Music Publishing
38 brani – Durata: 60’31”



Invero ascoltabile solo nei titoli di coda dell’ultimo episodio, a commento delle grafiche finali molto cubiste e retrò, “Main Title” apre la colonna sonora di The Queen’s Gambit – il titolo fa riferimento al gambetto di donna, un’apertura scacchistica – in maniera epicamente imponente, con architetture sinfoniche alla Horner e alla Howard: un leitmotiv dal florilegio neoclassico dall’inspiegabile bellezza che è già cult tra gli ammiratori della miniserie targata Netflix, creata da Scott Frank (Minority Report, Logan) e Allan Scott sulla base dell’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis e diretta dallo stesso Frank. Autore delle musiche, di enorme effetto fuori e dentro le immagini, il cinquantenne Carlos Rafael Rivera, nato a Washington e allievo di Randy Newman; consolidato il suo rapporto con il regista: ha composto le musiche per la serie western Godless, con la quale si è aggiudicato un Emmy per la sigla di testa, e la sua prima colonna sonora per il film con Liam Neeson La preda perfetta. Dopo il sontuoso esordio di cui si è detto, la partitura si muove con una classe compositiva paragonabile a quelle di compositori di ben più rilevante carriera sui territori del minimalismo pianistico-orchestrale, un pò Glass (“Ceiling Games”, “Top Boards”), un pò Desplat (“Training with Mr. Schaibel”, “Beth’s Story”). Trentotto tracce per un totale di un’ora e mezza di commento sonoro che sa come farsi apprezzare, con quell’enfasi giusta che inebria ad ogni ascolto, portando a scovare quei dettagli timbrici ed armonici che solo veterani quali il compianto Horner e Desplat sanno cesellare: prova ne sono pezzi di bravura quali “Playing Townes”, “Mexico City Invitational 1966” e il lungo e appassionante “The Final Game”.  

Recensione concessa su autorizzazione e pubblicata in origine sulla rivista cartacea Audioreview n. 427 – Gennaio 2021

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