Non smettere di sognare: Intervista a Fabrizio Lamberti e Lidia Schillaci
Quando la musica è fatta di anima e cuore, allora sì, è facile sognare.
Intervista a Fabrizio Lamberti e Lidia Schillaci, compositore e cantante della colonna sonora della fiction Non smettere di sognare
Non Smettere di Sognare, non è solo un’esortazione che ognuno di noi dovrebbe farsi tatuare su un braccio al posto dell’orologio, ma è anche, e soprattutto, la serie tv di otto puntate, in onda su Canale 5, che narra la storia di Giulia (Katy Saunders) una ragazza che coltiva il sogno di diventare una ballerina, ma che a causa di seri motivi familiari, è costretta a lavorare in un’impresa di pulizie. La sua vita cambia quando incontra Lorenzo (Roberto Farnesi), produttore del talent show ‘Non smettere di sognare’, e allora il sogno diventerà realtà. Se la fiction è un successo, parte del merito va senz’altro alla colonna sonora ricca di canzoni orecchiabili e fresche che si alternano a brani strumentali capaci di mettere le ali alla fantasia e dunque ai sogni. Fabrizio Lamberti, musicista, attore, autore nonché comico genovese di 45 anni (dal 1985 al 1996 ha lavorato con Eugenio Finardi, Pier Angelo Bertoli, Roberto Vecchioni, Gregory Darling, Thomas Perry, Bob Rose, Herman Rarebell), ha curato la colonna sonora della fiction. “Collaboro con Roberto Burchielli dal 1997”, racconta Fabrizio, e prosegue. “Ci siamo conosciuti perché era il regista del fortunato show televisivo Ciro il figlio di Target del quale ero anche autore e comico… ero nei Cavalli Marci, gruppo comico genovese che ho fondato con Claudio Rufus Nocera…”. Piccola pausa. Nella voce si sente un leggero tremolio. Nocera, grande amico di Lamberti, è mancato nel 2004. “Ho lavorato ancora una volta con Burchielli per il film dei Cavalli Marci Come Se Fosse Amore una sorta di musical di cui avevo scritto la colonna sonora, e poi abbiamo anche collaborato per il film Sbirri, con Raul Bova, e il nostro sodalizio è arrivato sino a qui, a questa serie e dunque alla stesura della relativa colonna sonora. In realtà non è semplicemente una colonna sonora, perché non si tratta soltanto delle musiche di un film, ma tantissime canzoni tra cover e pezzi originali - in ogni puntata se ne ascoltano quattro- che hanno richiesto una pre-produzione lunghissima. Sono otto puntate, quasi otto piccoli musical, perché c’è tantissima musica sia per la danza sia per il canto… tutto ruota intorno alla musica. Ho iniziato lo scorso anno a giugno, ho scritto subito le canzoni inedite, le cover e le musiche per la danza, perché dovevo fornire il materiale, dei pre-lavorati su cui poi fosse possibile girare scene e coreografie. Sai, di solito se si lavora su un film musicale, il musicista arriva a fine girato, in questo caso, invece, ho lavorato prima, insieme a tutti, per fornire loro il materiale su cui poi girare le scene musicali. Tutto doveva esser pronto per settembre, e quindi in tre mesi scarsi ho scritto tutto quello di cui c’era bisogno per quanto riguarda le canzoni. Poi, mentre loro giravano, ho lavorato sugli arrangiamenti delle canzoni stesse sino ad arrivare alla fase dell’orchestrazione e di scrittura dei temi orchestrali da commento per le scene. Nel CD ci sono diciotto pezzi, ma è soltanto una minima parte di quello che è servito e di quello che è presente nel film. Il tutto ha portato via circa nove mesi, è stato un lavorone! E’ stata un’avventura lunghissima e divertentissima che mi ha riempito di gioia e di soddisfazioni, e in più mi ha dato la possibilità di lavorare con dei giovani artisti che non conoscevo prima, tutti bravissimi. Sono orgoglioso e soprattutto molto grato a Roberto che mi offre sempre la possibilità di fare delle cose bellissime e in completa autonomia. Mi conosce, apprezza i miei lavori, e dunque si fida di me e mi lascia lavorare in massima libertà, anzi, a volte mi spinge a dare il meglio perché mi conosce così bene da sapere che posso dare di più. Con lui sono cresciuto tantissimo musicalmente, ha individuata la mia anima compositiva e allora su certe cose sa che posso fare meglio. Con lui ho uno scambio, un interplay molto profondo. La nostra è un’alchimia magica, le cose che lui pensa musicalmente sono le cose che io in realtà farei senza indicazioni!”. Ma c’è un pezzo all’interno della colonna sonora di cui vai particolarmente fiero? Io sono letteralmente innamorata di “Fontana maggiore” e “Romantico 3”. “Quelli sono due temi orchestrali a cui sono affezionato. “Fontana maggiore” è un po’ il tema centrale del serial, nel film si ascolta anche una versione minore dello stesso tema. I brani strumentali sono le cose che in qualche modo mi coinvolgono di più… certo, è bello scrivere canzoni, ma hanno già vincoli come ritornelli, strofe, etc., non c’è la libertà totale che hanno i temi orchestrali. Qui l’unica regola è far sì che rispecchino l’emozione che il regista vuole esprime nel racconto. Con i pezzi orchestrali la composizione è libera, ovvio, occorre essere sincroni ai momenti che la scena detta, ma si tratta davvero di un lavoro molto liberatorio. Tra le canzoni quella che mi ha creato un’emozione molto profonda è “Come se fosse amore”, che era parte della colonna sonora del film omonimo del 2001… era cantata da Gino Paoli, e il testo è di Claudio Rufus Nocera. Per me questo è stato un momento di emozioni antiche, importanti. Tornando alla canzone, le abbiamo dato una vesta nuova, sinfonica, ricca di piano, archi e voce (nella versione vecchia era con basso e batteria), dura poco più di due minuti, ma è una chicca che ogni volta mi da un’emozione particolare, perché è ricca di emozioni che prendono allo stomaco. Un’altra piccola soddisfazione è che è nato tutto nella mia piccola casetta! A volte mi sembra strano che dalla mia casetta, dove le cose nascono, i miei pezzi spicchino il volo per andare a fare quello che vogliono in giro!”.La voce femminile, che interpreta con leggiadria le canzoni contenute nel CD, è Lidia Schillaci, classe 1984 (è stata vocalist ufficiale di Eros Ramazzotti e Max Pezzali, cantante solista del programma Pyramid condotto da Enrico Brignano, nonché attrice, nella fiction Non smettere di sognare interpreta Gin). Lidia ha incontrato il mondo delle colonne sonore grazie al regista Roberto Burchielli che ha scelto una canzone da lei scritta “I Miss You” per la colonna sonora del film Sbirri. “Collaboro da tempo con Fabrizio Lamberti, il compositore della colonna sonora”, racconta Lidia, “e sono stata coinvolta nel progetto direttamente da Roberto Burchielli, regista con cui avevo già lavorato in Sbirri. La parte nuova per me è stata fare l’attrice… nel serial sono Gin, una cantante, parte dunque facile visto che quello è il mio mestiere nella realtà! Per quello che riguarda la colonna sonora, invece, ho lavorato con Fabrizio in maniera molto stretta, ed è stato davvero divertente! All’inizio abbiamo creato dei pezzi con le idee che il regista ci dava, senza immagini a cui ispirarsi. C’è stato spazio per inserire qualcosa che era stato scritto prima; “Ti vorrei amare” scritto da Max Pezzali, ad esempio, fa parte di un mio progetto musicale precedente, che magicamente calzava bene il tema della fiction!”, racconta entusiasta. “E’ stato davvero magico che alcuni brani scritti in precedenza potessero calzare le emozioni di tutti personaggi. In ogni pezzo dell’album ci sono parti di vita vissuta sia mia, sia di Fabrizio, quindi si parla della fatica e della gioia di arrivare. Per me è importante che questo messaggio di speranza arrivi ai ragazzi… ma anche agli adulti, bisognerebbe davvero guardare con gli occhi dei ragazzi, e non smettere mai di sognare!”. Nella colonna sonora ci sono tre cover: una di Paola e Chiara (“A modo mio”), una di Avril Lavigne (“Girlfriend”) e “Beautiful” la splendida ballata cantata da Cristina Aguilera. Com’è stato confrontarsi con questo pezzo? “Ho cercato, come faccio sempre quando canto, di attingere alla mia esperienza, di trovare delle cose mie. In questo caso, come dice il testo, in ognuno di noi c’è qualcosa di bellissimo, ed io credo moltissimo in queste parole. Penso che quando si canta si debba buttare fuori tutto, ed è quello che ho cercato di fare. Non ho cercato la tecnica o quant’altro, ma solo il cuore! E se si stecca? Ma sì, che si stecchi pure!“.
Fabrizio Lamberti/AA.VV.
Non smettere di sognare (2011)
Universal Music Group Italia - 3000433
18 brani (16 canzoni + 2 brani strumentali) - Durata: 55’ 18”
Possono diciotto brani, tra canzoni e temi strumentali, ridare freschezza a sogni rimasti troppo a lungo nel cassetto? Può una colonna sonora liberare un sorriso e dar luce agli occhi? Sì. Se un lavoro è eseguito col cuore, può davvero tutto. Come il maglione di lana lavorato a mano dalla mamma o dalla nonna ha un calore unico, perché è fatto con amore, così è per la colonna sonora di Non smettere di sognare. Compositore e cantante hanno dato il cuore, e si sente. Fabrizio Lamberti (compositore, musicista, attore, ha lavorato con Eugenio Finardi, Pier Angelo Bertoli, Roberto Vecchioni, Gregory Darling, Thomas Perry, Bob Rose, Herman Rarebell e collabora da tempo con Roberto Burchielli, regista della fiction) disegna con naturalezza un mondo parallelo che segue le emozioni della fiction a cui si ispira, ma che è al contempo in grado di camminare, anzi, di volare da solo. La voce di Lidia Schillaci, talento emergente del panorama nostrano con un ricco curriculum all’attivo, poi, spicca il volo e saltella tra note alte e basse, toni seri e scanzonati, ritmi frizzanti e melanconici, nonché tra l’italiano e l’inglese, con la stessa nonchalance con cui si gioca al pampano. Semplice, originale, vero: tre aggettivi descrivono questo CD che colpisce e affonda il bersaglio, ossia esortare (forse oggi più che mai) a non smetter mai di sognare. Ci sono musicisti che suonano le note e musicisti che suonano le immagini. Lamberti suona entrambe. Tra brani originali (tra cui spiccano “Come se fosse amore”, “If you got a lover” e “Ti Vorrei amare”), cover (da “Beautiful” di Linda Perry portata al successo da Christina Aguilera, passando per “A modo mio” di Paola e Chiara e “Girfriend” di Avril Lavigne), è tutto un inno alla gioia, alla vita, ai sogni, e naturalmente all’amore. Non è necessario avere vent’anni per apprezzare un messaggio del genere. Basta svecchiarsi un pizzico. L’alchimia delle note e della musica ancora una volta riesce dove intrugli e creme effetto lifting falliscono. Già. Questa è musica che ringiovanisce l’anima. Canzoni come “Il nostro amore” e “Quando sei lassù” potrebbero diventare benissimo title-track di un film Disney dedicato ad eroine come Mulan e Pocahontas. Questo CD è un piccolo tesoro, un microcosmo ‘pulito’ che regala una ventata di aria fresca, aria che un tempo respiravamo e a cui affidavamo con fiducia i sogni. E come dice Puck nel monologo finale di Sogno di una notte di mezza estate, ‘Non siate troppo severi signori cari…’, se la vita vi ha ingrigito costringendovi a mettere da parte qualche sogno. Siate quello che desiderate essere. Come? Chiudete gli occhi, abbandonatevi con fiducia alla chimica della settima arte e lasciate che la musica faccia il resto suonando e risuonando in voi. Fatevi rapire da brani strumentali come la splendida “Fontana maggiore” e “Romantico 3”. Atterrete in un modo tanto sorprendente da non riconoscere che un tempo era il vostro. E poi dicono che il teletrasporto non esiste. C’è. Basta scegliere la via e la musica giusta per ritrovare chi davvero siete.