08 Apr2014
Intervista esclusiva a Maurizio Filardo
Fare musica per immagini significa fare parte di un racconto: intervista esclusiva a Maurizio Filardo
Colonne Sonore nel suo continuo viaggio alla scoperta di compositori di musica per film del passato e del presente, con le sue interviste sui generis, questa volta ha fatto tappa in Sicilia, chiacchierando amichevolmente con un musicista, arrangiatore, produttore, direttore d’orchestra e compositore siculo, Maurizio Filardo, nato a Castelvetrano (TP) nel 1967.
Nel suo curriculum, questo cordiale, simpatico e colto autore musicale meridionale annovera collaborazioni illustri con cantautori, musicisti e cantanti del calibro di Daniele Silvestri, Tiromancino, Sergio Cammariere, Subsonica, il Maestro Marco Frisina, Intillimani, Nada, Arisa, Nomadi, Max Gazze, Niccolò Fabi, e moltissimi altri.
Nel 2000 intraprende la sua avventura nel mondo cine-musicale componendo e arrangiando le musiche per la serie televisiva Questa casa non è un albergo (Lux vide/RTI). Successivamente realizza lo score per il film Questa notte è ancora nostra, musiche firmate con Daniele Silvestri per la regia di Paolo Genovese e Luca Miniero.
Nel 2009 produce, arrangia e coscrive il primo disco di Arisa dal titolo “Sincerità” contenente il brano omonimo che vince Sanremo nella sezione giovani, nonché il premio della critica, il premio Asso e il premio Radio/Tv.
Nel 2011 riceve la nomination per il David di Donatello per la canzone “Capocotta dreamin'” contenuta nel film Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno. Nel medesimo anno è in tour con Daniele Silvestri con l’album “Scotch” e con lui scrive, produce e arrangia la canzone “Il Viaggio” presente nel film Immaturi 2 – Il viaggio di Paolo Genovese con il quale riceve la nomination ai Nastri d’argento. Nel 2012 scrive, dirige e arrangia “W l'Italia” e “La verità” per il film W l’Italia di Massimiliano Bruno.
Nel 2013 arrangia e dirige l'orchestra per Daniele Silvestri al Festival di Sanremo con i brani “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”. Questo anno compone la colonna sonora di Tutta colpa di Freud per Medusa Film e Lotus.
Maurizio Filardo possiede uno stile asciutto, semplice (che non significa banale!), diretto, orecchiabile, molto legato alla cultura pop e rock sonora internazionale e alla tradizione mediterranea nostrana, dovuta alla sua provenienza. Riesce a cogliere alla perfezione tutti gli aspetti cine-musicali delle sue committenze, entrando, come dice lui stesso, “in punta di piedi”, attraverso le sue musiche e le sue canzoni che colgono con grazia e maestria le emozioni nascoste dei personaggi dei suoi film.
Colonne Sonore: Questa casa non è un albergo - serie TV (Elisabetta Marchetti, Raffaele Mertes, Pier Belloni, 2000)
Maurizio Filardo: Per me Questa casa non è un albergo rappresenta l'inizio del mio lavoro con le immagini.
Era la prima mia esperienza, e devo ringraziare Luca Bernabei della Lux Vide che mi ha scelto per la serie. Ho avuto la fortuna di collaborare con tre registi che mi hanno trasmesso molto e fatto comprendere molto. Io sono un famelico fruitore di televisione, guardo tutto, dalle cose più interessanti a quelle più trash…. Ultimamente non ho molto tempo a causa del lavoro ma quando torno a casa o in albergo non posso fare a meno della mia razione giornaliera di TV.
Quindi poter scrivere musica per una serie è stato per me molto divertente. Inoltre la protagonista della serie suonava in un gruppo ed oltre alle musiche di commento ho scritto anche delle canzoni interpretate da Nicole Grimaudo (Costanza nella serie).
Quell'esperienza per me ha significato tanto ed è grazie a questa che ho scoperto quanto è bello scrivere sulle immagini.
CS: Back in Time - serie TV (Fernando Muraca, 2004)
MF: Ho un ricordo molto piacevole di quella docufiction.
La scrittura è molto varia e si passa da brani suonati solo da flauti, durante le scene in costume, a cose molto elettroniche durante le riproduzioni al computer di opere architettoniche, etc…
Mi piacerebbe rivederla….
CS: Questa notte è ancora nostra (Luca Miniero, Paolo Genovese, 2008)
MF: Questa notte e' ancora nostra rappresenta l'inizio al cinema con due assoluti e assodati talenti della settima arte italiana, Luca Miniero e Paolo Genovese.
Anche in quel caso ho potuto spaziare con i suoni e da temi romantici con chitarra e quartetto d'archi mi lanciavo in temi elettronici maniacalmente syncati sulle immagini come “Freddo Secco”.
Il mio brano preferito del film è la variazione sul tema “Questa notte è ancora nostra” che commenta la scena tra Mattioli (padre) e Vaporidis (figlio) che si aprono in una chiacchierata molto commovente.
CS: “Capocotta dreamin'” (Nessuno mi può giudicare, Massimiliano Bruno, 2011)
MF: Questa è la cosa più assurda che io ricordi mi sia successa. E' giusto chiarire i fatti. Mi viene da ridere solo al pensiero.
La premessa è che questo brano ha avuto una nomination al David di Donatello!!!
La cosa nasce da una telefonata di Massimiliano Bruno che mi dice: “Ho una scena che si svolge in spiaggia e ho scritto un testo che secondo me ti fa capire di cosa parlo, te lo mando insieme alla scena”. Non aggiunse altro…
In effetti quando lessi il testo capii che si trattava di scrivere qualcosa di incredibilmente "coatto" e ovviamente ironico…
Così una sera ci vedemmo nel mio studio con Max e realizzammo in circa 20 minuti “Capocotta dreamin'” assoluto capolavoro trash….
Ma non sapevamo ancora che quel brano che voleva essere uno scherzo ricevesse una nomination al David…
CS: Tutta colpa di Freud (Paolo Genovese, 2014)
MF: Che posso dire di Tutta colpa di Freud? Un bel film gestito con maestria da Paolo Genovese.
Ho avuto poco tempo ma credo di essere riuscito a dare una discreta eleganza musicale al film.
Non era facile inserirsi in quella selezione di canzoni di repertorio di gran livello.
Malgrado il poco tempo ho scritto molto e selezionato molto prima di sottoporre a Paolo il materiale.
Ho cercato di scrivere temi semplici che si potessero ricordare facilmente durante la visione del film così da aiutare i collegamenti delle scene cercando di essere sempre discreto e mai invasivo.
Ho avuto modo di scrivere anche delle canzoni ed il piacere più grosso è stato quello di riuscire a confondere le mie canzoni con quelle di repertorio…. Qualcuno parlando di un mio pezzo pensava che fosse dei Massive Attack, gruppo che peraltro adoro.
CS: Quali sono i suoi compositori italiani e stranieri preferiti di musica per film?
MF: Questa domanda è stupenda perchè l'Italia ha molto da dire in questo campo quindi come non citare Nino Rota, Ennio Morricone, Piero Piccioni o Carlo Rustichelli….
Come stranieri da Alan Silvestri a Henry Mancini, da John Williams a Danny Elfman e così via. Potrei continuare ma credo di avere reso l'idea.
CS: Cosa significa per lei “musica per immagini”?
MF: Intanto la ringrazio per avermi dato del lei!!
Fare musica per immagini significa fare parte di un racconto qualunque esso sia, allegro o triste, elegante o trash, serio o comico, cercando di aiutarne la comprensione senza disturbare, in punta di piedi.
Colonne Sonore nel suo continuo viaggio alla scoperta di compositori di musica per film del passato e del presente, con le sue interviste sui generis, questa volta ha fatto tappa in Sicilia, chiacchierando amichevolmente con un musicista, arrangiatore, produttore, direttore d’orchestra e compositore siculo, Maurizio Filardo, nato a Castelvetrano (TP) nel 1967.
Nel suo curriculum, questo cordiale, simpatico e colto autore musicale meridionale annovera collaborazioni illustri con cantautori, musicisti e cantanti del calibro di Daniele Silvestri, Tiromancino, Sergio Cammariere, Subsonica, il Maestro Marco Frisina, Intillimani, Nada, Arisa, Nomadi, Max Gazze, Niccolò Fabi, e moltissimi altri.
Nel 2000 intraprende la sua avventura nel mondo cine-musicale componendo e arrangiando le musiche per la serie televisiva Questa casa non è un albergo (Lux vide/RTI). Successivamente realizza lo score per il film Questa notte è ancora nostra, musiche firmate con Daniele Silvestri per la regia di Paolo Genovese e Luca Miniero.
Nel 2009 produce, arrangia e coscrive il primo disco di Arisa dal titolo “Sincerità” contenente il brano omonimo che vince Sanremo nella sezione giovani, nonché il premio della critica, il premio Asso e il premio Radio/Tv.
Nel 2011 riceve la nomination per il David di Donatello per la canzone “Capocotta dreamin'” contenuta nel film Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno. Nel medesimo anno è in tour con Daniele Silvestri con l’album “Scotch” e con lui scrive, produce e arrangia la canzone “Il Viaggio” presente nel film Immaturi 2 – Il viaggio di Paolo Genovese con il quale riceve la nomination ai Nastri d’argento. Nel 2012 scrive, dirige e arrangia “W l'Italia” e “La verità” per il film W l’Italia di Massimiliano Bruno.
Nel 2013 arrangia e dirige l'orchestra per Daniele Silvestri al Festival di Sanremo con i brani “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”. Questo anno compone la colonna sonora di Tutta colpa di Freud per Medusa Film e Lotus.
Maurizio Filardo possiede uno stile asciutto, semplice (che non significa banale!), diretto, orecchiabile, molto legato alla cultura pop e rock sonora internazionale e alla tradizione mediterranea nostrana, dovuta alla sua provenienza. Riesce a cogliere alla perfezione tutti gli aspetti cine-musicali delle sue committenze, entrando, come dice lui stesso, “in punta di piedi”, attraverso le sue musiche e le sue canzoni che colgono con grazia e maestria le emozioni nascoste dei personaggi dei suoi film.
Colonne Sonore: Questa casa non è un albergo - serie TV (Elisabetta Marchetti, Raffaele Mertes, Pier Belloni, 2000)
Maurizio Filardo: Per me Questa casa non è un albergo rappresenta l'inizio del mio lavoro con le immagini.
Era la prima mia esperienza, e devo ringraziare Luca Bernabei della Lux Vide che mi ha scelto per la serie. Ho avuto la fortuna di collaborare con tre registi che mi hanno trasmesso molto e fatto comprendere molto. Io sono un famelico fruitore di televisione, guardo tutto, dalle cose più interessanti a quelle più trash…. Ultimamente non ho molto tempo a causa del lavoro ma quando torno a casa o in albergo non posso fare a meno della mia razione giornaliera di TV.
Quindi poter scrivere musica per una serie è stato per me molto divertente. Inoltre la protagonista della serie suonava in un gruppo ed oltre alle musiche di commento ho scritto anche delle canzoni interpretate da Nicole Grimaudo (Costanza nella serie).
Quell'esperienza per me ha significato tanto ed è grazie a questa che ho scoperto quanto è bello scrivere sulle immagini.
CS: Back in Time - serie TV (Fernando Muraca, 2004)
MF: Ho un ricordo molto piacevole di quella docufiction.
La scrittura è molto varia e si passa da brani suonati solo da flauti, durante le scene in costume, a cose molto elettroniche durante le riproduzioni al computer di opere architettoniche, etc…
Mi piacerebbe rivederla….
CS: Questa notte è ancora nostra (Luca Miniero, Paolo Genovese, 2008)
MF: Questa notte e' ancora nostra rappresenta l'inizio al cinema con due assoluti e assodati talenti della settima arte italiana, Luca Miniero e Paolo Genovese.
Anche in quel caso ho potuto spaziare con i suoni e da temi romantici con chitarra e quartetto d'archi mi lanciavo in temi elettronici maniacalmente syncati sulle immagini come “Freddo Secco”.
Il mio brano preferito del film è la variazione sul tema “Questa notte è ancora nostra” che commenta la scena tra Mattioli (padre) e Vaporidis (figlio) che si aprono in una chiacchierata molto commovente.
CS: “Capocotta dreamin'” (Nessuno mi può giudicare, Massimiliano Bruno, 2011)
MF: Questa è la cosa più assurda che io ricordi mi sia successa. E' giusto chiarire i fatti. Mi viene da ridere solo al pensiero.
La premessa è che questo brano ha avuto una nomination al David di Donatello!!!
La cosa nasce da una telefonata di Massimiliano Bruno che mi dice: “Ho una scena che si svolge in spiaggia e ho scritto un testo che secondo me ti fa capire di cosa parlo, te lo mando insieme alla scena”. Non aggiunse altro…
In effetti quando lessi il testo capii che si trattava di scrivere qualcosa di incredibilmente "coatto" e ovviamente ironico…
Così una sera ci vedemmo nel mio studio con Max e realizzammo in circa 20 minuti “Capocotta dreamin'” assoluto capolavoro trash….
Ma non sapevamo ancora che quel brano che voleva essere uno scherzo ricevesse una nomination al David…
CS: Tutta colpa di Freud (Paolo Genovese, 2014)
MF: Che posso dire di Tutta colpa di Freud? Un bel film gestito con maestria da Paolo Genovese.
Ho avuto poco tempo ma credo di essere riuscito a dare una discreta eleganza musicale al film.
Non era facile inserirsi in quella selezione di canzoni di repertorio di gran livello.
Malgrado il poco tempo ho scritto molto e selezionato molto prima di sottoporre a Paolo il materiale.
Ho cercato di scrivere temi semplici che si potessero ricordare facilmente durante la visione del film così da aiutare i collegamenti delle scene cercando di essere sempre discreto e mai invasivo.
Ho avuto modo di scrivere anche delle canzoni ed il piacere più grosso è stato quello di riuscire a confondere le mie canzoni con quelle di repertorio…. Qualcuno parlando di un mio pezzo pensava che fosse dei Massive Attack, gruppo che peraltro adoro.
CS: Quali sono i suoi compositori italiani e stranieri preferiti di musica per film?
MF: Questa domanda è stupenda perchè l'Italia ha molto da dire in questo campo quindi come non citare Nino Rota, Ennio Morricone, Piero Piccioni o Carlo Rustichelli….
Come stranieri da Alan Silvestri a Henry Mancini, da John Williams a Danny Elfman e così via. Potrei continuare ma credo di avere reso l'idea.
CS: Cosa significa per lei “musica per immagini”?
MF: Intanto la ringrazio per avermi dato del lei!!
Fare musica per immagini significa fare parte di un racconto qualunque esso sia, allegro o triste, elegante o trash, serio o comico, cercando di aiutarne la comprensione senza disturbare, in punta di piedi.