11 Feb2015
Berlinale 2015 – Varietè
Berlinale 2015 – Varietè
Come ormai quasi ogni anno l'evento musicale della Berlinale è affidato alla sezione Berlinale Classics.
Come per le passate edizione gli organizzatori sotto l'esperta e raffinata guida di Diether Kosslich hanno proposto, in collaborazione con la Murnau Stiftung di Wiesbaden, un celebre lavoro della storia del cinema muto accompagnato da musica dal vivo.
Dopo Berlin. Die Symphonie der grossen Stadt, Metropolis, Ottobre, Il gabinetto del Dottor Caligari, all' anno 2015 è toccato un altro capolavoro, Varietè, presentato in versione digitale restaurata realizzata sulla base di nitrocopie conservate presso il Filmarchiv di Vienna e la Biblioteca del Congresso a Washington. Prodotto dalla UFA e diretto da Ewald André Dupont (1891 - 1956) Varieté ha avuto la sua prima mondiale il 16 novembre 1925 nello storico UFA - Palast am Zoo a Berlino.
Il film è stato proiettato il 6 u.s., il giorno successivo all' inaugurazione della rassegna berlinese avvenuta con il nuovo lavoro della regista catalana Isabel Coixet, Nadie quiere la noche. Varieté è la storia del trapezista Hüller che a causa di un incidente si trova costretto a cambiare attività e inizia a dedicarsi alla gestione di una compagnia di giovani danzatrici.
Un suo amico capitano di vascello si presenta un giorno con Berta Marie, una giovanissima orfana che aveva perso la madre nel corso di una traversata e gli chiede di accoglierla e darle protezione. La ragazza diventa subito la grande attrazione e punto di riferimento e ammirazione della compagnia. Hüller se ne innamora perdutamente. Abbandona la famiglia e fugge con la giovane a Berlino dove trovano lavoro come acrobati nella compagnia dell'impresario Artinelli e dove in breve tempo riscuotono un enorme successo. Successivamente Hüller si rende conto che Berta Marie lo tradisce proprio con il loro impresario e medita vendetta. Uccide Artinelli e si presenta alla polizia. Successivamente Frau Hüller, la moglie tradita, lo perdona e presenta domanda di grazia.
Malgrado la sceneggiatura si basi su un convenzionale dramma di gelosia dalle tinte melodrammatiche il film colpisce per la sua componente drammatica e etica, per lo sbalorditivo virtuosismo delle inquadrature e la spettacolarità degli effetti ottici ottenuti sulle riprese dei voli acrobatici che esaltano anche l'aspetto altamente rischioso dell'attività trapezistica ma allo stesso tempo anche per la raffinata introspezione psicologica che percorre le immagini nella struggente rappresentazione del contrasto fra una vita nel pieno di un' esuberante energia giovanile (Berta Marie) e quella in inesorabile fase di declino fisico e psichico (Frau Hüller) e la forza espressiva che avvolge la figura di Hüller nella sua sofferenza e disperazione.
La trama sonora che accompagna la versione restaurata del film è stata composta da Martyn Jacques del gruppo britannico 'The Tiger Lillies' .
La Murnau Stiftung con grande intuito ha affidato la composizione e l' esecuzione di una nuova colonna sonora al gruppo britannico Tiger Lillies, formatosi nel 1989 e composto da Martin Jacques (compositore, voce, piano, chitarra, fisarmonica, uke - chitarra hawayana - e bajolete uke), Mike Pickering (batteria, percussioni, supporto vocale), Adrian Stout (contrabbasso, piano, chitarra, sega e theremin).
I musicisti impegnati ciascuno con diversi strumenti fissano un affresco sonoro dal taglio caleidoscopico ed eccentrico che evoca atmosfere brechtiane in una scrittura che esalta il carattere eclettico di uno stile che unisce Sprechgesang, Rap, Chanson, Cabaret, Punk Rock, Vaudeville cui in questo particolare film si unisce anche il Circo.
Fra i grandi successi ottenuti dalla Band nel corso della brillante carriera ricordiamo le musiche di scena per il Woyzeck di Büchner nella produzione dei Vereinigte Bühnen alla Museuminsel di Vienna nel settembre e ottobre 2011 e fissate in una registrazione in Cd. L'impatto iniziale di un oppressivo e stucchevole rapping e di roboanti accenti strumentali induce a un certo sconforto e fa affiorare qualche dubbio sull' esito complessivo di un equilibrio fra musica e immagini che rischia di scadere in precaria e banale sovrapposizione. Gli artisti della band britannica non si lasciano trascinare verso un esito scontato e ambiguo e stabiliscono ben presto un magistrale equilibro con la dimensione visiva con la scrittura che si intesse in modo superlativo con la potente espressività delle immagini. Le immagini scorrono percorse da una avvincente raffinatezza strumentale e vocale in un sofisticato tessuto armonico che poggia su una motoria ritmica impetuosa che esalta le forti emozioni del film e la sua interiore forza narrativa con accenti ora sinistri, ora ironici, ora tristi, ora gioiosi, ora drammatici e angoscianti nel loro mutevole avvicendamento.
Le qualità artistiche e virtuosistiche ma anche recitative dei Tiger Lillies insieme alla carica esistenziale e drammatica del film hanno avuto un dirompente impatto emotivo sull'appassionato pubblico che gremiva il palcoscenico del Haus der Berliner Festspiele e che ha tributato un clamoroso trionfo a una imponente e singolare esperienza visiva e musicale.
La Murnau Stiftung in collaborazione con la casa di produzione NPF ha predisposto la realizzazione di un DVD del film con il soundtrack dei Tiger Lillies di cui avremo modo di occuparci prossimamente.
Come ormai quasi ogni anno l'evento musicale della Berlinale è affidato alla sezione Berlinale Classics.
Come per le passate edizione gli organizzatori sotto l'esperta e raffinata guida di Diether Kosslich hanno proposto, in collaborazione con la Murnau Stiftung di Wiesbaden, un celebre lavoro della storia del cinema muto accompagnato da musica dal vivo.
Dopo Berlin. Die Symphonie der grossen Stadt, Metropolis, Ottobre, Il gabinetto del Dottor Caligari, all' anno 2015 è toccato un altro capolavoro, Varietè, presentato in versione digitale restaurata realizzata sulla base di nitrocopie conservate presso il Filmarchiv di Vienna e la Biblioteca del Congresso a Washington. Prodotto dalla UFA e diretto da Ewald André Dupont (1891 - 1956) Varieté ha avuto la sua prima mondiale il 16 novembre 1925 nello storico UFA - Palast am Zoo a Berlino.
Il film è stato proiettato il 6 u.s., il giorno successivo all' inaugurazione della rassegna berlinese avvenuta con il nuovo lavoro della regista catalana Isabel Coixet, Nadie quiere la noche. Varieté è la storia del trapezista Hüller che a causa di un incidente si trova costretto a cambiare attività e inizia a dedicarsi alla gestione di una compagnia di giovani danzatrici.
Un suo amico capitano di vascello si presenta un giorno con Berta Marie, una giovanissima orfana che aveva perso la madre nel corso di una traversata e gli chiede di accoglierla e darle protezione. La ragazza diventa subito la grande attrazione e punto di riferimento e ammirazione della compagnia. Hüller se ne innamora perdutamente. Abbandona la famiglia e fugge con la giovane a Berlino dove trovano lavoro come acrobati nella compagnia dell'impresario Artinelli e dove in breve tempo riscuotono un enorme successo. Successivamente Hüller si rende conto che Berta Marie lo tradisce proprio con il loro impresario e medita vendetta. Uccide Artinelli e si presenta alla polizia. Successivamente Frau Hüller, la moglie tradita, lo perdona e presenta domanda di grazia.
Malgrado la sceneggiatura si basi su un convenzionale dramma di gelosia dalle tinte melodrammatiche il film colpisce per la sua componente drammatica e etica, per lo sbalorditivo virtuosismo delle inquadrature e la spettacolarità degli effetti ottici ottenuti sulle riprese dei voli acrobatici che esaltano anche l'aspetto altamente rischioso dell'attività trapezistica ma allo stesso tempo anche per la raffinata introspezione psicologica che percorre le immagini nella struggente rappresentazione del contrasto fra una vita nel pieno di un' esuberante energia giovanile (Berta Marie) e quella in inesorabile fase di declino fisico e psichico (Frau Hüller) e la forza espressiva che avvolge la figura di Hüller nella sua sofferenza e disperazione.
La trama sonora che accompagna la versione restaurata del film è stata composta da Martyn Jacques del gruppo britannico 'The Tiger Lillies' .
La Murnau Stiftung con grande intuito ha affidato la composizione e l' esecuzione di una nuova colonna sonora al gruppo britannico Tiger Lillies, formatosi nel 1989 e composto da Martin Jacques (compositore, voce, piano, chitarra, fisarmonica, uke - chitarra hawayana - e bajolete uke), Mike Pickering (batteria, percussioni, supporto vocale), Adrian Stout (contrabbasso, piano, chitarra, sega e theremin).
I musicisti impegnati ciascuno con diversi strumenti fissano un affresco sonoro dal taglio caleidoscopico ed eccentrico che evoca atmosfere brechtiane in una scrittura che esalta il carattere eclettico di uno stile che unisce Sprechgesang, Rap, Chanson, Cabaret, Punk Rock, Vaudeville cui in questo particolare film si unisce anche il Circo.
Fra i grandi successi ottenuti dalla Band nel corso della brillante carriera ricordiamo le musiche di scena per il Woyzeck di Büchner nella produzione dei Vereinigte Bühnen alla Museuminsel di Vienna nel settembre e ottobre 2011 e fissate in una registrazione in Cd. L'impatto iniziale di un oppressivo e stucchevole rapping e di roboanti accenti strumentali induce a un certo sconforto e fa affiorare qualche dubbio sull' esito complessivo di un equilibrio fra musica e immagini che rischia di scadere in precaria e banale sovrapposizione. Gli artisti della band britannica non si lasciano trascinare verso un esito scontato e ambiguo e stabiliscono ben presto un magistrale equilibro con la dimensione visiva con la scrittura che si intesse in modo superlativo con la potente espressività delle immagini. Le immagini scorrono percorse da una avvincente raffinatezza strumentale e vocale in un sofisticato tessuto armonico che poggia su una motoria ritmica impetuosa che esalta le forti emozioni del film e la sua interiore forza narrativa con accenti ora sinistri, ora ironici, ora tristi, ora gioiosi, ora drammatici e angoscianti nel loro mutevole avvicendamento.
Le qualità artistiche e virtuosistiche ma anche recitative dei Tiger Lillies insieme alla carica esistenziale e drammatica del film hanno avuto un dirompente impatto emotivo sull'appassionato pubblico che gremiva il palcoscenico del Haus der Berliner Festspiele e che ha tributato un clamoroso trionfo a una imponente e singolare esperienza visiva e musicale.
La Murnau Stiftung in collaborazione con la casa di produzione NPF ha predisposto la realizzazione di un DVD del film con il soundtrack dei Tiger Lillies di cui avremo modo di occuparci prossimamente.