30 Gen2015
Sei mai stata sulla luna?
Maurizio Filardo/AA.VV.
Sei mai stata sulla luna? (2015)
Sony Classical 88875061282
26 brani (12 canzoni + 14 di commento) – durata: 60’00”
La pellicola Sei mai stata sulla luna? segna la terza collaborazione tra il compositore siciliano Maurizio Filardo e il regista romano Paolo Genovese, dopo le egregie prove per Questa notte è ancora nostra (2008) e Tutta colpa di Freud (2014).
Filardo commenta la commedia con Raoul Bova, Liz Solari, Sabrina Impacciatore, Neri Marcorè, Giulia Michelini – storia di una cinica e snob direttrice di una rivista di moda della Milano da bere che eredita un casolare in Puglia, con tre abusivi all’interno, che vuole a tutti i costi vendere, ma alcuni eventi tragicomici le faranno venire non pochi dubbi – con quella raffinatezza e sobrietà sonora che hanno contraddistinto tutte le score di Giovanni Nuti per i film del fratello Francesco.
Tra Giovanni Nuti e Maurizio Filardo intercorre un sottile filo musicale che riesce a rendere il secondo compositore il perfetto erede sonoro del primo compositore che ad oggi non compone più colonne sonore (un vero peccato!). Le musiche del siciliano Filardo trasudano di quella semplicità ed orecchiabilità che tanto hanno definito le commedie nostrane come valore aggiunto alle immagini: basta ascoltare per comprendere appieno il significato di ciò che dico “Se mai stata sulla luna? – La cucina immaginaria” con quei vocalizzi sottili e la chitarra acustica in controcanto, o il malandrino breve swing jazzato di “Kirikiri”, la parafrasi melodica omaggiante il celebre Per un pugno di dollari morriconiano di “The Challenge”, perfino lo scanzonato e brillante “Il primo incontro”. Qui e là il compositore introduce dei temini che raffigurano il lato spensierato e mediterraneo della vicenda, vedi il jazz cabarettistico di “The Trap”, il delicato incedere della chitarra acustica su fischio, vocalizzi e percussioni di “Clothes Aunt”, il rock rurale con voci allegre e clap di mani di “Work on Farm”, la chitarra ondeggiante su archi in levare e voce soave femminile del tema appassionato di “Mara and Felice” (uno dei più brani del CD!).
Incorporeo ed aereo il cantare inglese maschile e femminile del breve “Alone” su tappeto synt. E’ tarantella swing il pezzo cantato da Filardo e Piji “The Lamp of Aladin” sullo stile Dean Martin di “That’s Amore!”. “Sei mai stata sulla luna? – The Bees” e “Sei mai stata sulla luna? – The Rain” sono due tracce in cui il tema portante la fa da padrone nella sua forma più lieve e aggraziata (e qui l’accostamento allo stile compositivo di Nuti si fa più forte e chiaro!). “Confession” presenta un bel tema malinconico per piano solo e voce femminile in primo piano, con intervento degli archi in controcanto, un leitmotiv che strazia il cuore per quanto è intenso. “Sei mai stata sulla luna? – Departure” mostra per l’ultima volta il tema principale in versione ninnananna avvolgente e chiarificatrice. Il folk vispo di “Chicken” è la traccia finale delle composizioni originali di Filardo prima di una serie di canzoni famose riarrangiate ed eseguite dal compositore stesso supportato dalle belle e vellutate voci di Arianna Cleri e Silvia Aprile: la meravigliosa e manciniana “Moon River” in due versioni, la prima molto vicina all’originale su ricco tappeto d’archi e la seconda per chitarra acustica sola e voce dell’Aprile a primeggiare con la sua delicatezza emozionata. Subito dopo le cover della “ribelle” “I Love Rock and Roll” di Joan Jett nella voce fanciullesca e accattivante della Cleri coadiuvata da Filardo, idem per la country folk “Bette Davis Eyes” di Kim Carnes nella versione divertita e soffice dell’Aprile.
La sezione canzoni preesistenti in versione originale consta di pezzi da 90 come la gradevole ballata folk di Anni B. Sweet “Take on me”, la grintosa ballad di KT Tunstall “Black Horse and the Cherry Tree”, Milky Chance con la danzante atmosferica “Stolen Dance”, Finley Quaye con il reggae gentile “Your Love Gets Sweeter”, la bella cover acustica in fil di voce dei Bahamas Bahamas feat. The Weather Station di “Don’t You Want me” e Passenger con il country delicato e celtico di “Heart’s on Fire”. Caso a sé è la canzone scritta appositamente per il film “Sei mai stata sulla luna?” di Francesco De Gregori, che apre l’album: una vera poesia su note dal ritmo rock tenue.
Sei mai stata sulla luna? (2015)
Sony Classical 88875061282
26 brani (12 canzoni + 14 di commento) – durata: 60’00”
La pellicola Sei mai stata sulla luna? segna la terza collaborazione tra il compositore siciliano Maurizio Filardo e il regista romano Paolo Genovese, dopo le egregie prove per Questa notte è ancora nostra (2008) e Tutta colpa di Freud (2014).
Filardo commenta la commedia con Raoul Bova, Liz Solari, Sabrina Impacciatore, Neri Marcorè, Giulia Michelini – storia di una cinica e snob direttrice di una rivista di moda della Milano da bere che eredita un casolare in Puglia, con tre abusivi all’interno, che vuole a tutti i costi vendere, ma alcuni eventi tragicomici le faranno venire non pochi dubbi – con quella raffinatezza e sobrietà sonora che hanno contraddistinto tutte le score di Giovanni Nuti per i film del fratello Francesco.
Tra Giovanni Nuti e Maurizio Filardo intercorre un sottile filo musicale che riesce a rendere il secondo compositore il perfetto erede sonoro del primo compositore che ad oggi non compone più colonne sonore (un vero peccato!). Le musiche del siciliano Filardo trasudano di quella semplicità ed orecchiabilità che tanto hanno definito le commedie nostrane come valore aggiunto alle immagini: basta ascoltare per comprendere appieno il significato di ciò che dico “Se mai stata sulla luna? – La cucina immaginaria” con quei vocalizzi sottili e la chitarra acustica in controcanto, o il malandrino breve swing jazzato di “Kirikiri”, la parafrasi melodica omaggiante il celebre Per un pugno di dollari morriconiano di “The Challenge”, perfino lo scanzonato e brillante “Il primo incontro”. Qui e là il compositore introduce dei temini che raffigurano il lato spensierato e mediterraneo della vicenda, vedi il jazz cabarettistico di “The Trap”, il delicato incedere della chitarra acustica su fischio, vocalizzi e percussioni di “Clothes Aunt”, il rock rurale con voci allegre e clap di mani di “Work on Farm”, la chitarra ondeggiante su archi in levare e voce soave femminile del tema appassionato di “Mara and Felice” (uno dei più brani del CD!).
Incorporeo ed aereo il cantare inglese maschile e femminile del breve “Alone” su tappeto synt. E’ tarantella swing il pezzo cantato da Filardo e Piji “The Lamp of Aladin” sullo stile Dean Martin di “That’s Amore!”. “Sei mai stata sulla luna? – The Bees” e “Sei mai stata sulla luna? – The Rain” sono due tracce in cui il tema portante la fa da padrone nella sua forma più lieve e aggraziata (e qui l’accostamento allo stile compositivo di Nuti si fa più forte e chiaro!). “Confession” presenta un bel tema malinconico per piano solo e voce femminile in primo piano, con intervento degli archi in controcanto, un leitmotiv che strazia il cuore per quanto è intenso. “Sei mai stata sulla luna? – Departure” mostra per l’ultima volta il tema principale in versione ninnananna avvolgente e chiarificatrice. Il folk vispo di “Chicken” è la traccia finale delle composizioni originali di Filardo prima di una serie di canzoni famose riarrangiate ed eseguite dal compositore stesso supportato dalle belle e vellutate voci di Arianna Cleri e Silvia Aprile: la meravigliosa e manciniana “Moon River” in due versioni, la prima molto vicina all’originale su ricco tappeto d’archi e la seconda per chitarra acustica sola e voce dell’Aprile a primeggiare con la sua delicatezza emozionata. Subito dopo le cover della “ribelle” “I Love Rock and Roll” di Joan Jett nella voce fanciullesca e accattivante della Cleri coadiuvata da Filardo, idem per la country folk “Bette Davis Eyes” di Kim Carnes nella versione divertita e soffice dell’Aprile.
La sezione canzoni preesistenti in versione originale consta di pezzi da 90 come la gradevole ballata folk di Anni B. Sweet “Take on me”, la grintosa ballad di KT Tunstall “Black Horse and the Cherry Tree”, Milky Chance con la danzante atmosferica “Stolen Dance”, Finley Quaye con il reggae gentile “Your Love Gets Sweeter”, la bella cover acustica in fil di voce dei Bahamas Bahamas feat. The Weather Station di “Don’t You Want me” e Passenger con il country delicato e celtico di “Heart’s on Fire”. Caso a sé è la canzone scritta appositamente per il film “Sei mai stata sulla luna?” di Francesco De Gregori, che apre l’album: una vera poesia su note dal ritmo rock tenue.