Amore e libertà - Masaniello
Marco Werba
Amore e libertà - Masaniello (2006)
Rosetta Soundtrack Records 002-RRCD
21 brani – Durata: 42’ 14’’
La sfortunatissima distribuzione (la pellicola è rimasta effettivamente inedita per problemi legali) di Amore e Libertà Masaniello, film biografico sul celebre rivoluzionario napoletano del ‘600, non ha però impedito, più di dieci anni dopo la realizzazione del film, l’uscita in CD della colonna sonora di Marco Werba. Le musiche affondano le radici nella tradizione melodica italiana, ma allo stesso tempo si dimostrano lontane da ingenui tentativi di ricostruzione filologica, fatto salvo per il brano “La Taverna”, che si direbbe di “source music”. Si tratta infatti di un affresco che fin dal tema dei “Titoli di Testa” – con corni, chitarra e flauto protagonisti, sullo sfondo degli archi e con la partecipazione fondamentale del coro – tradisce le intenzioni di Werba di costruire un’immagine moderna, se non addirittura senza tempo, di questo eroe del ‘600 italiano.
Permea l’intera partitura un afflato malinconico che non lascia spazio ad alcuno spiraglio di luce, a meno che non si consideri redentivo il sapore finemente eroico del tema principale. Le altre due idee musicali di primo piano sono quelle de “La Rivolta” e del “Tema della Follia”, le quali concedono molto poco al carattere agitato che i rispettivi titoli avrebbero potuto ispirare, e risultano invece intrise di un’inossidabile compostezza: specialmente il secondo tema, nel suo sapiente ordito polifonico, mentre il primo insiste forse troppo sul facile effetto drammatico della cadenza perfetta in tonalità minore. I consistenti ritorni di questi motivi – soprattutto il principale, eseguito spesso senza variazioni ora al pianoforte ora all’arpa – conferiscono compattezza alla score, ma è nei commenti meno strettamente melodici che Werba dà il meglio; è il caso di “L’agguato”, teso nella sua scrittura per archi e con significativi interventi del pianoforte al grave, o di “Decapitazioni”, con una struttura armonica per toni minori lontani che anticipa Giallo (2009, di Dario Argento) e coro in funzione quasi terroristica. Sono tracce che comprovano la prevalenza nel lavoro di una componente visionaria (e in qualche modo sensazionalistica) rispetto alla fredda ricostruzione d’epoca. La prima parte di “Sequenza Incendio/Amore e Libertà” si fonda su un procedimento imitativo molto elementare eppure efficace, mentre “Bernardina Aggredita” è ancora un brano di quasi tetra concentrazione nelle progressioni per toni lontani. Menzione a parte merita il contributo del compianto Francis Lai: suo – ma arrangiato e diretto da Werba – è il tema d’amore che si può ascoltare in “Scena d’Amore”, “Tema d’Amore” e “Tema d’Amore (Versione breve)”, in cui si riconosce del maestro francese il limpido lirismo, costretto in fine frase ad una cadenza perfetta che lo rende aderente al forte senso di fatalismo del resto della partitura. E’ la ciliegina sulla torta di un lavoro di nobile e meticolosa costruzione che meriterebbe certo di essere ascoltato col film. Purtroppo della pellicola si trovano solo alcune scene via web.