Guida ai film di fantascienza di John Carpenter
Paolo Prevosto
Guida ai film di fantascienza di John Carpenter (2021)
Italia Storica
www.revolvere.it
Pagg. 270
Di rado chi si occupa da un punto di vista librario delle biografie di registi, parlando dei loro film, menziona anche le colonne sonore e come sono state realizzate, non dimenticandosi quanto esse siano essenziali per la riuscita di un’opera di celluloide. Il compositore (con il nome d’arte di Simulakrum Lab), collezionista tra i più rinomati al mondo di oggetti di scena delle produzioni cinematografiche più celebri e di oggetti storici e di missioni spaziali, nonché ideatore del magazine web FantascienzaItalia, Paolo Prevosto, autore di questo approfondito, sin nei minimi dettagli, libro-guida al cinema di fantascienza carpenteriano, oltre a raccontarci per filo e per segno l’ideazione della pellicola e la susseguente pre e post produzione, anche attraverso stuzzicanti e appetitose interviste inedite ad alcuni membri del cast artistico e tecnico della medesima, tra cui in primis lo stesso John Carpenter (colpaccio non da poco!), riesce abilmente a narrarci tutte le tipicità e i backstage di ogni score scritto dal regista, sceneggiatore, compositore, musicista, attore, produttore cinematografico e montatore statunitense (classe 1948). Come si desume dal titolo del libro, Prevosto tratta esclusivamente e, torno a ribadire, in maniera assai particolareggiata e ricca di curiosità fino ad oggi non note ai più, i film di genere sci-fi di Carpenter – quindi quelli non solo diretti ma anche sceneggiati o prodotti, quali, andando in ordine cronologico, Dark Star (1974), 1997: fuga da New York (1981), La cosa (1982), Philadelphia Experiment (1984), Starman (1984), Il giorno della luna nera (1986), Grosso guaio a Chinatown (1986), Essi vivono (1988), Avventure di un uomo invisibile (1992), Villaggio dei dannati (1995), Fuga da Los Angeles (1996) e Fantasmi da Marte (2001). Per quanto riguarda l’argomento a noi più congeniale, la musica applicata alle immagini, questo volume ha molte frecce al suo arco, raccontando l’arte compositiva carpenteriana ed i suoi aneddoti, anche quella/i degli autori che hanno collaborato con il Maestro americano, ovvero Ennio Morricone, Alan Howarth, Shirley Walker, Dave Davies e Jack Nitzsche. In ultima analisi, vi consiglio vivamente di acquistare questo libro perché stracolmo di foto inedite a colori e in bianco e nero dei backstage e degli oggetti di culto di scena facenti parte della collezione privata di Prevosto, ed in particolar modo, se amate seriamente il Cinema di questo geniale Artigiano della Settima e Ottava Arte insieme, ed anche coloro che non hanno mai visto un solo suo fotogramma o ascoltato una singola nota, rimarrete stupiti su quanta appassionata ricerca, conoscenza e desiderio di sconcertare vi fosse in Lui, argomentando (in questo caso) attraverso il genere fantascientifico (tuttavia anche con l’horror; vedi la strafamosa saga di Halloween) idee politiche e culturali quasi rivoluzionarie, come d’altronde lo è stato tutto il cinema (soprattutto) horror e fantasy/fantascientifico degli anni ’70 – ’80 e correlati registi e sceneggiatori ‘coi cosiddetti’, che facevano fatica a trovare budget consistenti, pur tuttavia girando film che hanno mutato il corso degli eventi cinematici e della storia tout court, perché sapevano dirle bellamente in faccia e senza troppi veli al mondo esterno con tutte le sue problematiche socio-politico-culturali-economiche che qualsivoglia partito (destra e sinistra non ha importanza) dimenticava fintamente (devo ammettere che tutt’oggi nulla è cambiato!). Insomma un volume indispensabile per comprendere un’epoca, una musica ancora odiernamente di forte impatto mediatico e culturale e un regista che non ne ha sbagliata una (o quasi), in primis regalandoci i suoi capolavori 1997: fuga da New York, La cosa ed Essi vivono.