20 Nov2012
Dov'è Anna?
Stelvio Cipriani
Dov'è Anna? (1976)
GDM Music CDCLUB7071
28 brani - Durata: 70’ 55”
Molti spettatori ricorderanno i numerosi sceneggiati e film di genere giallo e misterioso che hanno affollato i palinsesti italiani a cavallo tra gli anni '70 e '80.
Scritti e diretti da autori e registi di primo piano e interpretati da grandi nomi del panorama attoriale del bel paese, possiamo citare, solo per rammentarne alcuni, Coralba, Ho incontrato un’ombra, Racconti fantastici, L’ultimo aereo per Venezia, Sound, nel cui cast figura anche Peter Fonda e Dov’è Anna?, celebre poliziesco in sette episodi sceneggiato da Biagio Proietti e diretto da Piero Schivazappa, la cui ultima puntata ha tenuto inchiodati ai teleschermi ventiquattro milioni di persone. E proprio la colonna sonora di questo lavoro, scritta dal pianista e compositore romano Stelvio Cipriani, è stata riproposta dalla casa discografica GDM Music, che ha raccolto per la prima volta in un CD, realizzato usando i master stereo dell'epoca, le 28 tracce che la compongono.
A versioni alternative del famosissimo tema principale, ipnotico e di atmosfera, sono infatti affiancati, in questo album, temi d'amore, di suspense e pezzi ballabili.
I più significativi tra questi brani, che in origine sottolineavano e scandivano i momenti salienti della riduzione televisiva, sono “Dov'è Anna? (Titoli - Versione Tv)”, sigla iniziale del programma che vedeva i protagonisti camminare emblematicamente in un tunnel, che alla sua uscita agli inizi del 1976 è rimasta per settimane in vetta alle classifiche, e il “Tema di Paola”, struggente aria per piano solo dedicata all'omonima collega d'ufficio della scomparsa Anna, interpretata da una bellissima e bravissima Scilla Gabel.
Le melodie che risentono dello stile dell'artista capitolino, le cui influenze spaziano dal jazz alla musica classica, fanno tornare alla mente di chi ha visto l'opera, una storia molto bella, dall'intreccio appassionante e dal finale tragico, che cresce puntata dopo puntata, i personaggi principali, molto ben delineati e connotati psicologicamente, su cui spicca la figura del commissario Bramante, uomo estremamente idealista, che ha scelto di fare il poliziotto spinto da una grande sete di giustizia e dalla volontà di fare qualcosa per gli altri.
Tutti gli altri si ritroveranno invece tra le mani un prodotto che colpisce per l'effetto inquietante e cupo e per la modernità delle sonorità adottate.
Alla luce di quanto scritto, possiamo quindi affermare che l'ascolto di questo disco sia estremamente consigliato sia agli amanti del periodo d'oro della fiction italiana che agli appassionati di colonne sonore.