11 Dic2014
Il ricco, il povero e il maggiordomo
Marco Sabiu/AA.VV.
Il ricco, il povero e il maggiordomo (2014)
Carosello Records 55/Edizioni Curci
15 brani (8 canzoni + 7 di commento) – durata: 48’09”
Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti nei loro film hanno sempre, aiutati di volta in volta da diversi registi, fatto commentare musicalmente le loro tragicomiche avventure surreali e reali al contempo da compositori di differente estrazione sonora, vedi I Negrita, Andrea Guerra, Samuele Bersani, Paolo Silvestri e Massimiliano Pani & Franco Serafini con egregi risultati. Anche questa volta, nuova figura compositiva per musicare le disavventure del ricco Giacomo, il maggiordomo Giovanni e il povero sfigato Aldo, il musicista, pianista, direttore d’orchestra e compositore sardo Marco Sabiu (Classe 1963) che costella il film comico di sonorità popolari mediterranee e africaneggianti, veloci e ballabili (il tema portante che prende il titolo della pellicola) con la voce magrebina di Aldo “Samir” (Sic!), leitmotiv che torna variato altre due volte nel CD in versione da discoteca e strumentale. Sabiu ne “La lettera” fa uso di batterie, chitarra elettrica, basso e synth per un pezzo unplugged atmosferico e folk con un tema nostalgicamente romantico sullo sfondo. In “Samir Funky Mustang”, come dice lo stesso titolo, il funky sregolato la fa da padrone con coretto di voci femminili e testo in inglese intonato da un cantante e alcune cantanti che ogni tanto fa capolino a rinvigorire il tutto: davvero un bel pezzo ballabile! “Samir seduzione al Kebab” è autentico brano arabeggiante, da danza del ventre, sulla falsariga dei pezzi del cantante algerino Khaled. “Un anno dopo” rappresenta la penultima traccia dello score di Sabiu che scrive un twist anni ’50 divertente e divertito, con in mezzo rimandi sonori arabeggianti.
Il reparto canzoni che sono sempre un fiore all’occhiello dei film del trio comico siculo-milanese, anche in questa occasione è divertentissimo e di tutto rispetto: si parte con la trascinante canzone originale, scritta apposta per il film, del rapper del momento Emis Killa, in cui figura la bella voce limpida di Antonella Lo Coco direttamente dall’edizione numero 5 di X-Factor, “Che abbia vinto o no” che punta nel testo a ribadire le tematiche della sceneggiatura, giocando sulla rivalsa personale non a discapito degli altri, però! La band italiana Santa Margaret canta il rock duro e puro con dolce cattiveria di “Riderò” e “Vieni a gridare con me”, Julio Iglesias interpreta a suo modo il suo classico fine anni ‘70 “Se mi lasci non vale”, il cantautore 21enne inglese George Ezra si lancia nel pop beatlesiano appassionato di “Blame it on Me”, romantiche sonorità messicane dei Mariachi International Corazon con “Ay Dolores”. Sul versante canzoni demenziali parodistiche e pseudo-volgarotte troviamo Tonino Carotone con la famosa “Me cago en el amor” e Walter Valdi nel pezzo anni ‘70 “I Vahha Put Hanga”.