08 Apr2015
3rd Symphony
Alfred Schnittke
3rd Symphony (2015)
Moderato – Allegro – Allegro pesante – Adagio
CD: Pentatone ptc 5186 485
Durata: 52’16”
Il 25 novembre 2009 il Maestro Jurowski avava già diretto a Londra alla guida della London Philharmonic Orchestra in una smagliante esecuzione della “Terza Sinfonia”, purtroppo mai pubblicata su CD nel label LPO proprio dell'orchestra che riproduce molte delle sue esecuzioni dal vivo. A questo ha ora provveduto la casa olandese Pentatone mettendo a disposizione del Maestro russo la formidabile falange berlinese, artefice negli anni scorsi, con la direzione del Maestro Frank Strobel, proprio di una serie di quattro CD pubblicati dalla casa Capriccio, dedicati ad alcune delle sessantadue partiture scritte da Schnittke per il cinema. L'esecuzione è stata quindi anche replicata in concerto dagli stessi artisti nell'ambito del Festival Musik Fest Berlin nel Settembre 2014.
Composta nel 1981 su commissione dell'Orchestra del Gewandhaus di Lipsia e del suo direttore artistico e musicale Prof. Kurt Masur in occasione dell'inaugurazione della magnifica nuova sede dell'orchestra, il Neues Gewandhaus, il monumentale lavoro è concepito come una profonda dedica alla tradizione musicale tedesca e sembra voler sottoporre il concetto di sinfonia classica alle sollecitazioni del contesto musicale contemporaneo.
“Volevo creare una partitura che si rapportasse anche alle qualità acustiche della nuova sala e un lavoro che scaturisse da stratificazioni di armonici con modulazioni che si liberano dalla propria base tonale per trovare un proprio individuale compimento sonoro. Questa idea trova parziale realizzazione nel primo movimento per estendersi nel corso della sinfonia il cui materiale tonale è costruito su monogrammi di svariati compositori tedeschi, da Bach fino a Henze e Stockhausen.... “ (1)
Malgrado non siano vere e proprie citazioni quanto prevalentemente allusioni, la scrittura di Schnittke evoca costantemente il divenire musicale della tradizione tedesca con la sua imponente architettura e con un incedere di taglio bruckneriano, manifesta allo stesso tempo l'influsso di compositori russi del ventesimo secolo come Shostakovich, Mjaskovski e Stravinskij. Come molte partiture di Schnittke la “Terza Sinfonia” prevede un cospicuo organico orchestrale che include anche organo, pianoforte, clavicembalo, celesta, vibrafono, marimba e chitarre elettriche.
Il primo movimento ‘Moderato’ presenta un chiaro rimando al wagneriano Rheingold che Schnittke in modo formidabile rappresenta in un grande arco sonoro ramificato e sostenuto da sessantasei voci autonome degli archi, dai violini ai contrabbassi. Il secondo movimento ‘Allegro’ conduce l’ascoltatore del complesso percorso stilistico della tradizione musicale classica in cui si odono innumerevoli allusioni a grandi compositori tedeschi delle varie epoche. Un’iniziale atmosfera distesa e gioviale di grande danza viene subito turbata dal travolgente slancio di spunti contemporanei, spigolose dissonanze, impervie contrapposizioni e insolenti interiezioni condotte da percussioni, fiati e chitarre elettriche. Il groviglio sonoro in cui molte idee sembrano vagare senza meta viene alla fine risolto dalla citazione della sonata per pianoforte di Mozart K 545.
Il terzo movimento ‘Allegro pesante’ ruota sulla parafrasi della parola tedesca ‘das Boese’ (il male) in una serie di otto note (re – la – mi bemolle – la bemolle - si bemolle – mi – mi bemolle – mi) in seguito poi riutilizzata nell’opera La storia del Dr Johann Faustus e costituice la base di una successione di variazioni stilistiche rapportate al percorso evolutivo nelle differenti epoche musicali, dal medioevo fino al foxtrot. L’avvicendamento dei diversi strati sonori crea una dirompente densità del tessuto armonico e timbrico dove il gioco delle chitarre elettriche domina in modo singolare e inconsueto nel severo contesto di una partitura sinfonica.
Agli accenti drammatici e sinistri dell’‘Allegro pesante’ segue il conclusivo, grande ‘Adagio’ di profondo taglio mahleriano dove riappare il monogramma B-A-C-H che assume il ruolo di fonte motrice e ispiratrice e sembra voler proiettare l’intera scrittura verso nuovi orizzonti.
Nella sua dirompente espressività il linguaggio di Schnittke sembra rivolto a raffigurare il drammatico stato di alienazione e isolamento dell’uomo che vaga senza meta in un mondo che appare privo di riferimenti, nell’incertezza, nell’angoscia e nel ricordo di un passato ricco di grandi esperienze e emozioni.
Il monogramma B-A-C-H era stato in precedenza elaborato da Schnittke per la colonna sonora composta per il celebre cortometraggio animato L’armonica di vetro (Soyuzfilm 1968) realizzato dal regista Andreij Chrzanovskij e quindi ripreso nella sua magnifica “Seconda Sonata” per violino e pianoforte (Quasi una sonata, 1968).
Con la presente realizzazione discografica Vladimir Jurowski si conferma supremo interprete del complesso e affascinante universo musicale di Alfred Schnittke e guida l’orchestra del Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin in una prestazione magistrale che unisce virtuosismo strumentale a un profondo impegno interpretativo e illumina la imponente partitura nella sua dirompente carica espressiva e opulenza timbrica, ottenendo un suono morbido, profondo e trasparente riprodotto nel CD in modo autorevole dai tecnici della Pentatone.
Versione di riferimento imperdibile per gli appassionati del grande compositore russo-tedesco.
Nota:
(1) Alfred Schnittke zum 60.Geburtstag, Internationale Musikverlagen Hans Sikorski, Hamburg 1994