Permette? Alberto Sordi
Paolo Vivaldi
Permette? Alberto Sordi (2020)
Rai Com
14 brani – Durata: 30’
Vi è una filiera di compositori italiani, giovani e meno giovani, perennemente impegnati tra piccolo e grande schermo, di sicuro degni nota (affermazione mai così appropriata!); tra questi, Paolo Vivaldi, che può farsi vanto di una grande dote melodica, non comune oggigiorno, e di aver prestato la sua voce musicale a svariati film e fiction importanti e di successo quali Non essere cattivo di Claudio Caligari e Adriano Olivetti di Michele Soavi. Trasmesso nel marzo scorso da Rai Uno, il film TV biografico Permette? Alberto Sordi, per la regia di Luca Manfredi e l’interpretazione mimetica di Edoardo Pesce nel ruolo del protagonista, narra venti anni della vita dell’intramontabile Albertone, quelli dal 1937 al 1957, ovvero dagli esordi alla celebrità; un giusto omaggio, in occasione del centenario che si è festeggiato in questo 2020. Ben sapendo bene che la controparte musicale di Sordi fu, nella maggioranza dei casi, il fedele compositore Piero Piccioni, pure lui romano, che per i suoi film realizzò colonne sonore indimenticabili, esordisce con un tema, “Piacere, Alberto Sordi”, variato più volte – che strizza solo apparentemente l’occhio (meglio, l’orecchio) alla celeberrima “Marcia di Esculapio” da Il medico della mutua, dalla quale non si può prescindere. Però, fidatevi, a richiamare la liaison Piccioni-Sordi è solo questo beffardo tema. Il resto della partitura è infatti un florilegio di temi policromi e godibili: lo swing spensierato di “A spasso con Fellini”, il morriconiano e romantico “Tema di Andreina Pagnani”, la sospensione melanconica di “Tema di mamma Maria”, lo strafottente nichilismo dei fiati e dei mandolini di “La maga di Federico”, il nostalgico ed elegiaco “Papà Pietro se ne va” o lo struggimento popolaresco di “Amori di un tempo lontano” co-firmato con Alessandro Sartini.
Recensione concessa su autorizzazione e pubblicata in origine sulla rivista cartacea Audioreview n. 423 – Settembre 2020